METAL TECH, "ANCORA TANTA INCERTEZZA"
Interrogazione di Andrea Calò e Lorenzo Verdi (Rifondazione comunista)
"Ancora forte incertezza" contraddistingue la vicenda Metal Tech per il gruppo provinciale di Rifondazione comunista. "Salta l'appuntamento del tavolo di crisi in Provincia - osservano i consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi - Ma oltre alla dovuta solidarietà ai lavoratori, cosa fa la Provincia per risolvere la crisi aziendale?". Il quesito è posto in un'interrogazione siglata dai due consiglieri in cui si ricostruiscono alcune tappe della vicenda. I lavoratori Metal Tech, si sono riuniti in assemblea per cercare di capire quali potranno essere gli scenari futuri della propria azienda, in mancanza di notizie certe, e in attesa che venga svolto l'incontro del tavolo di unità di crisi, giacché è saltato quello di lunedì 10 gennaio in Provincia. "Una cosa è certa - spiegano Calò e Verdi - Ancora i lavoratori attendono di riscuotere da cinque mesi e sono in attesa delle mensilità da ottobre a dicembre più la tredicesima". Le notizie del cosiddetto "spacchettamento", cioè la probabile mancanza di un unico imprenditore in grado di rilevare tutte e quattro le aziende del gruppo Berlincioni, di cui fa parte Metal Tech, assieme a Berlincioni G., Artex e Santo Spirito, "creano forte apprensione nei lavoratori in merito a occupazione, salari e diritti".
La vicenda è complessa, tanto che che l'assessore competente della Giunta provinciale è più volte intervenuta sulla vicenda "stimolata soprattutto dalle interrogazioni di Rifondazione Comunista".