"ESSERE IN TANTI PER RIBADIRE AL GOVERNO IL NOSTRO NO AL PEDAGGIO"
L'appello lanciato dai presidenti delle Province di Siena e Firenze in una lettera ad associazioni e sindacati. "Il 12 febbraio più saremo e più ci ascolteranno"
"Aderire e partecipare in tanti al “Siena – Firenze day” per far sentire la voce dei territori e dei cittadini e per ribadire al governo la nostra contrarietà a ogni forma di pedaggio". E' questo l'appello lanciato, in una lettera, inviata da Simone Bezzini, presidente della Provincia di Siena e Andrea Barducci, presidente della Provincia di Firenze ai sindaci, alle associazioni di categoria e ai sindacati per chiedere di partecipare alla mobilitazione per l’ammodernamento e la messa in sicurezza dell’Autopalio che si terrà sabato 12 febbraio alle ore 10, a ogni uscita della Siena - Firenze.
"Il 12 febbraio lungo l'Autopalio dovremo essere davvero in tanti - dicono i presidenti delle due Province - per accendere i riflettori dei media e richiamare l'attenzione del governo sull'emergenza Siena – Firenze, che ha bisogno di interventi urgentissimi. Più saremo e più riusciremo a ribadire la nostra contrarietà a ogni forma di pedaggio per una strada che versa in condizioni disastrose, sotto ogni punto di vista. Il pedaggio potrebbe diventare realtà a partire dal 1° maggio 2011, come previsto dal decreto sui trasporti approvato nel mese di ottobre dalla Camera. Per evitare che questo accada e che si ripercuota su cittadini, imprese e lavoratori, ma anche sullo sviluppo economico e turistico delle nostre province è necessario che la nostra protesta abbia successo e visibilità, convinti che l'unione faccia la forza".
"Ribadiamo - dicono Bezzini e Barducci - che non c'è un minuto da perdere per l'ammodernamento della Siena - Firenze, come dimostrano anche il "disastro neve" del 17 dicembre scorso e la frana a San Casciano. Il governo deve ascoltare le nostre comunità e i bisogni dei cittadini e delle imprese, inserendo al più presto la Siena - Firenze tra le priorità infrastrutturali. Tutti insieme ce la possiamo fare".