UNAWAY, RIFONDAZIONE: "PRIME VITTIME DEGLI SCANDALI BTP?"
I consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi parlano degli "spregiudicati e permessi" che ora diventano "problematiche tecnico-amministrative"
Unaway di Firenze Nord. Circa 40 i lavoratori che perderanno il posto. "Quale sarà il futuro dell’ hotel della catena Una che fa riferimento al gruppo Btp? - domandano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - Forse i primi 40 lavoratori sono le vittime degli scandali oggetto delle inchieste giudiziarie". La chiusura avviene a causa della risoluzione della convenzione che Una spa aveva con Autostrade per l'Italia: "Tale risoluzione - è stato detto in sede Una - è stata determinata da sopravvenute problematiche di ordine urbanistico, tecnico e amministrativo". Niente a che vedere quindi "con crisi di settore: è dimostrato dai dati pervenuti in questi giorni che Firenze e la Toscana ha registrato presenze record per tutto il 2010". Le problematiche "tecnico-amministrative" sono forse da ricercarsi "negli spregiudicati permessi e finanziamenti avuti dal gruppo Baldassini Tognozzi Pontello – per esempio il mutuo di 150 milioni di euro apparso nell’inchiesta G8- di cui si occupano le inchieste giudiziarie". Questa ipotesi avrebbe comunque "conseguenze gravissime anche per gli impiegati, i tecnici e i tanti operai che lavorano nei cantieri e non solo per i lavoratori dell’Hotel Unaway pezzo della galassia Btp". Si richiede perciò di agire immediatamente e di intervenire da parte di tutti i soggetti interessati, comprese le istituzioni locali, principalmente Provincia di Firenze e Regione Toscana, "affinché si faccia immediata chiarezza sugli assetti proprietari e non siano i lavoratori a pagare il prezzo delle spregiudicate cordate politico –imprenditoriali". Calò e Verdi lanciano l’allarme sulla "possibile deflagrazione del gruppo Btp" che ha chiuso il 2009 con 360 milioni di fatturato e 980 dipendenti, di cui 118 in cassa integrazione. Con un'interrogazione i due consiglieri chiedono alla Giunta se risulta alla Provincia di Firenze "una relazione tra lo stato di salute economico –finanziaria del gruppo Btp e la conseguente risoluzione della convenzione con la Società Autostrade e il gruppo stesso e quali siano gli attuali assetti proprietari".