LE GUARDIE AMBIENTALI POTRANNO FARE LA VIGILANZA VENATORIA
La Provincia ha deciso i criteri per il rilascio. L'assessore Cantini: "Superate le difficoltà della nuova legge".
Le Guardie ambientali volontarie (Gav) della Provincia di Firenze potranno effettuare il servizio di Vigilanza venatoria senza dover sostenere un esame aggiuntivo, purché siano in possesso di alcuni requisiti tra cui quello di fare parte, al momento della richiesta, del Coordinamento delle Gav già istituito a suo tempo presso la Polizia Provinciale di Firenze. “Questa decisione presa dalla Giunta provinciale – commenta Laura Cantini, vicepresidente della Provincia con delega alla Caccia – va a sanare di fatto una difficoltà normativa che si era creata con la nuova legge regionale sulla Caccia”.
Di norma per ottenere l’attestato necessario per svolgere mansioni di guardia è necessario il superamento di un esame su materie complesse, come ad esempio: legislazione venatoria; zoologia applicata alla caccia; armi e munizioni da caccia e relativa legislazione; tutela della natura e principi di salvaguardia delle colture agricole; norme di pronto soccorso e comportamento di sicurezza nell’esercizio venatorio; nozioni di diritto amministrativo e penale necessarie per l’esercizio delle funzioni di vigilanza venatoria.
“La Provincia – spiega Laura Cantini – ha preso atto delle richieste che erano giunte da Legambiente e WWF con le quali ci veniva richiesto di concedere alle GAV di Firenze la possibilità di svolgere mansioni di vigilanza venatoria senza ulteriori esami, perché analoghe materie erano già contenute nell’assetto formativo necessario per il conseguimento dell’attestato di Guardia ambientale volontaria nella nostra provincia. Abbiamo ritenuto quindi che la condizione indispensabile per il rilascio dell’attestazione sia che la Gav faccia già parte del Coordinamento esistente presso la Polizia Provinciale, poiché questo ci garantisce che il soggetto è già dotato delle necessarie conoscenze per svolgere questa mansione”.
“La vigilanza svolge un ruolo tra i più importanti dell’intera attività venatoria – aggiunge l’assessore Cantini – perché serve a combattere abusi e comportamenti irregolari a danno della fauna e dell’ambiente, ma serve anche a restituire la giusta dignità e il giusto valore ai tanti cacciatori che rispettano scrupolosamente le regole”.