SERVIZI DI PORTIERATO IN PROVINCIA, TAGLIO SOSPESO
Con l'approvazione di una mozione di Pd, Idv e Sel rinviata l'applicazione del provvedimento "per il tempo necessario ad un approfondimento e a una verifica della riorganizzazione dei servizi". Respinto un documento di Rifondazione, Pdl e Lega
La Provincia di Firenze rinvia "per il tempo necessario ad un approfondimento e verifica della riorganizzazione dei servizi", un provvedimento sul personale esterno della ditta Manital i cui dipendenti erogano servizi di portineria e supporto all'ente. A questo è stata impegnata da una mozione approvata da Pd, Sel e Idv in Consiglio provinciale. Si tratta di "attivare tutti gli strumenti possibili e ogni percorso concertativo con le rappresentanze dei lavoratori, sia interni che esterni all'amministrazione, per la salvaguardia dei livelli occupazionali". Nella mozione sono ricostruiti alcuni passaggi della vicenda nell'ambito degli effetti prodotti dalle manovre finanziarie del Governo nel bilancio 2011 della Provincia di Firenze. Con il bilancio di previsione 2011 è stato predisposto un taglio di 20 milioni di euro. La diminuzione sostanziale di risorse per gli Enti Locali ha comportato problemi anche con la Regione Toscana, che a sua volta ha operato un taglio su funzioni e servizi che in alcuni casi, come nello scioglimento delle Apt, "sono state prese senza un percorso di condivisione e con pesanti conseguenze sui livelli occupazionali delle Apt". Nel quadro generale sono compresi anche i servizi di portineria e supporto che in Provincia sono attualmente erogati da dipendenti della ditta Manital. Nell'ambito della ristrutturazione operata dalla Provincia a fronte delle risorse disponibili, parte di questo personale potrebbe risultare eccedente (il taglio è di 200 mila euro). Il 18 gennaio scorso in sede di Commissione lavoro i dipendenti della Manital hanno reso noto di avere dichiarato lo stato di agitazione e chiesto un incontro con l'Amministrazione provinciale.
Respinto invece un documento presentato da Rifondazione comunista, Pdl e Lega Nord, con il quale si invitava il Presidente e la Giunta della Provincia "a revocare il provvedimento riguardante il taglio delle postazioni lavorative dei servizi di portineria e museali delle varie sede e piani dell'Ente". Per i proponenti questo documento si è davanti "a una consistente perdita di posti di lavoro in un contesto in cui permane una forte crisi economica e sociale che colpisce lavoro, occupazione, salari e redditi dei lavoratori più deboli del sistema produttivo: l'ammontare del risparmio che si otterrebbe è appena l'1 per cento dell'intero taglio da 20 milioni di euro provocando un danno occupazione inutile e socialmente grave". Per la maggioranza si tratta di fare i conti con "l'imponente e negativa finanziaria che il Governo di centrodestra ha imposto a tutti gli Enti locali per l'anno 2011".