A FIRENZE "CI SI AMMALA DI SMOG"
Calò (Rifondazione comunista): "L'1 febbraio summit in Palazzo Medici Riccardi con i Comuni dell'area fiorentina. Riuscirà la Provincia a coordinare gli interventi mettendo a tacere municipalismi e immobilismo?"
Allarme inquinamento atmosferico: smog e polveri sottili superano tutti i limiti previsti dalle normative nazionali e regionali. Sulla base delle nuove disposizioni regionali, secondo Rifondazione comunista "parte in notevole ritardo il tavolo tra Provincia di Firenze e Comuni dell’area fiorentina per elaborare un nuovo piano antinquinamento". Intanto, rilevano i consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi, Legambiente attribuisce a Firenze il nero primato di città più inquinata del Paese.Monica Pierattelli, pediatra di famiglia, membro dell'Isde, l'associazione dei medici per l'ambiente ribadisce come allarmanti sono i dati sui danni alla salute causati da "…pm 10 (e delle polveri ancora più sottili e pericolose, il pm2,5 e 1), un micidiale e velenoso aereosol che più è fine più arriva in profondità nell'albero respiratorio, fino a raggiungere gli alveoli polmonari e il sangue. Le inevitabili conseguenze sono le sempre più numerose malattie respiratorie, cardiocircolatorie e l'aumento della mortalità, soprattutto per le fasce più deboli: bambini, malati cronici e anziani. Si è inoltre evidenziato quanto sia difficile evitare che le polveri sottili e ultrasottili si depositino ovunque ed entrino anche nella catena alimentare…".
Alfredo Zuppiroli, direttore del Dipartimento di cardiologia dell'Azienda sanitaria fiorentina ha confermato che "al crescere di pm10, biossido di azoto e ozono nell'aria, aumenta il rischio di morte per malattie cardiovascolari, ictus, malattie respiratorie. Non solo. Oltre alla mortalità, aumenta anche la morbilità, ovvero rischio di ammalarsi. Nel periodo in esame sono cresciute ad esempio le malattie cardiache, come l'aritmia, lo scompenso cardiaco e le malattie coronaiche acute…". I più esposti sono "…le persone più deboli, gli anziani i, soprattutto chi soffre già di malattie croniche come enfisema, bronchite e diabete. O i bambini, che sono più a contatto con smog e polveri sottili perchè, in quanto polveri, tendono a scendere verso il suolo. Ma nessuno è escluso. Inoltre più il particolato è fine, tanto più riesce a inserirsi nei tessuti e negli alimenti…". Dunque, spiegano Calò e Verdi, "ci si ammala anche di smog" così come testimoniato da pediatri, cardiologi e dall’intero mondo scientifico e medico.
Quindi la politica, tutte le amministrazioni locali devono riconferire priorità al problema dell'inquinamento, primo perché né va della salute di tutti i cittadini e secondo perché produce danni ambientali irreversibili ad un ecositema profondamente in crisi.
Martedì 1 febbraio è previsto un summit in Provincia di Firenze: l’Amministrazione provinciale ha convocato tutti i comuni dell’area fiorentina per elaborare un piano di intervento per contrastare abbattere e eliminare l’inquinamento. Una riunione "richiesta e attesa da parte di tutti i cittadini e soprattutto imposta da nuovi dispositivi fortunatamente più restrittivi enunciati dalla Regione Toscana (la legge prevede interventi dopo 35 giorni di sforamento, mentre la nuova delibera regionale ha abbassato a 15 giorni il termine entro il quale muoversi)". Le nuove regole regionali "fissano a 15 giorni all'anno il numero massimo dei superamenti al limite di legge consentito di concentrazione di inquinanti segnalati dalle centraline dell'Arpat entro i quali prendere provvedimenti". A Firenze in meno di un mese, per l'esattezza in 27 giorni, il limite di 15 è stato abbondantemente superato, avendo raggiunto gli sforamenti quota 18 giorni rilevati da alcune centraline.
"L’incontro in Provincia - sottolinea Calò - dovrà non solo attivare un piano concreto di intervento ma avrà il compito di rimuovere immobilismo, ogni forma di reticenza e di insostenibile omissione anche amministrativa". Le Amministrazioni locali saranno chiamate ad assumere nella loro azione di governo politiche integrate, coordinate con azioni di intervento lungimiranti così come suggerite da associazioni, reti di comitati, medici, scienziati e anche da una informazione che sollecita la politica a fare qualcosa per la salute, l’ambiente e la qualità della vita. Sulla questione, Rifondazione comunista ha presentato una domanda d'attualità.