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"TOH, PALA EOLICA TRA MARRADI E PALAZZUOLO". SEQUESTRATO CANTIERE ABUSIVO
Il gruppo provinciale di Rifondazione comunista segnala l'operazione compiuta dalla Procura di Firenze: "Com'è possibile compiere abusi simili in spregio al bene comune e alle regole?"

Il gruppo provinciale di Rifondazione comunista segnala che sarebbe stato sequestrato dalla Procura di Firenze un’area abusiva di alloggiamento di una pala eolica che stava per sorgere in un bosco tra Marradi e Palazzuolo sul Senio. "Sono stati violati tutti i regolamenti edilizi e le normative e leggi nazionali e regionali - spiegano i consiglieri provinciali di Rifondazione Andrea Calò e Lorenzo Verdi - L'avviso di reato è stato comunicato alla società committente dei lavori, alla direttrice dei lavori e al rappresentante della società di costruzioni. La Procura di Firenze ha disposto anche che il Corpo Forestale dello Stato controlli e sequestrare in tutta la provincia le costruzioni abusive". La Procura ha così accertato "la violazione del testo unico per l'edilizia in un’area dove non sono ammesse nuove costruzioni di alcun tipo". Le pale eoliche, infatti, non si possono installare ovunque. Issarle in un luogo non previsto dal piano regolatore del Comune è vietato, perché si realizza un abuso edilizio e si viola il bene paesaggistico. Il sequestro dell’area di alloggiamento della pala eolica, alta 36 metri con il diametro della pala di 19 metri, su un basamento in calcestruzzo, sarebbe stata effettuata per impedire il proseguimento dei lavori "in spregio a tutti gli strumenti urbanistici, ai vincoli e soprattutto alla distruzione dei beni comuni". Il provvedimento ha comportato la comunicazione dei reati al rappresentante della società committente dei lavori, alla direttrice dei lavori e al rappresentante della società di costruzioni. La Procura di Firenze ha dato mandato al Corpo Forestale dello Stato di controllare e sequestrare in tutta la provincia le costruzioni "abusive", laddove siano state realizzate senza una regolare autorizzazione edilizia. "Precisiamo - spiegano Calò e Verdi - che Rifondazione comunista da tempo sostiene che l’attuale modello di sviluppo è insostenibile da un punto di vista ambientale, sociale ed economico e dovrà essere sostituito partendo da un modello energetico equo e democratico, non più alimentato dai combustibili fossili e dal nucleare, ma basato su risparmio della energia e sull’uso distribuito e sostenibile delle risorse rinnovabili quali: sole, vento, biomasse, geotermia e mini-idroelettriche".
Ribadito quindi "il nostro convinto sostegno all’uso e alla diffusione dei sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili" occorre tuttavia porre la massima attenzione nella individuazione dei siti di realizzazione degli impianti "al fine che essi si inseriscano in modo armonico e con il minore impatto ambientale, naturale e paesaggistico con l’insieme del territorio. Il nostro impegno è rivolto a contribuire, alla soluzione del problema energetico e non a favorire lobby speculativo–energetiche". Il Gruppo Provinciale di Rifondazione comunista esprime "apprezzamento per i rilievi effettuati dalla Procura di Firenze in materia di abusi edilizi e violazione di regolamenti, leggi nazionali e regionali che hanno portato a sequestrare un 'cantiere' in un bosco tra Marradi e Palazzuolo sul Senio dove in modo illegittimo si stava realizzando il basamento per una pala eolica, in pieno spregio degli strumenti urbanistici e di tutti i vincoli ambientali, paesaggistici e boschivi. Valutiamo come positivo il fatto che la stessa Procura di Firenze abbia dato mandato al Corpo Forestale dello Stato di controllare e sequestrare in tutta la provincia le costruzioni 'abusive', laddove siano state realizzate senza una regolare autorizzazione edilizia". Con una domanda d'attualità Calò e Verdi chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire in Consiglio provinciale sull'indagine, sul sequestro del cantiere e sulla comunicazione dei reati. Altresì "chiediamo di sapere se l’Amministrazione provinciale nel figura del Presidente è stata messa al corrente dagli organi inquirenti di quanto è avvenuto nel bosco tra Marradi e Palazzuolo sul Senio e se ha attivato la Polizia Provinciale per quanto di sua competenza, ricordando che in virtù dei dispositivi regionali la Polizia Provinciale ha il compito di vigilanza in modo prioritario sulle materie ambientali".

31/01/2011 11.50
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze