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LA SITUAZIONE CARCERARIA IN TURCHIA
Un simposio, dal 19 al 21 dicembre, sull’isolamento carcerario

In vista del Simposium Internazionale contro l’isolamento carcerario, organizzato dall’associazione Tayad, che si terrà a Firenze dal 19 al 21 dicembre il Consiglio Provinciale ha approvato (20 voti favorevoli e 9 contrari) la mozione della VI Commissione consiliare sulla situazione carceraria e sul rispetto dei diritti umani in Turchia. “Lo scorso ottobre – ha raccontato Targetti (Prc) – una delegazione del Consiglio si è recata ad Istambul per incontrare alcune associazioni impegnate sui diritti umani e sulla situazione carceraria. Dal rapporto di Amnesty International risulta che circa 700 detenuti sono segregati in isolamento carcerario. Si sono susseguiti tre scioperi della fame nel 1984, nel 1996 e dall’ottobre 2000 ad oggi con 107 morti. In Turchia si contano 12 mila prigionieri politici. La mozione condanna la violazione dei diritti umani, chiede all’Unione Europea di verificare le precise denunce presentate dalle associazioni umanitarie ed impegna la Provincia a dare un proprio contributo per sensibilizzare l’opinione pubblica”. Vignoli (Ppi-Margherita) ha ricordato come la Turchia sia uno dei paesi candidati ad entrare nell’Unione Europea: “Sta facendo grandi passi avanti ma entrerà solo se ha i requisiti necessari – ha sottolineato Vignoli – e l’Unione Europea deve togliere ogni dubbio su questa situazione”. Secondo Bertini (FI) la Provincia dovrebbe essere sopra le parti: “Il convegno è organizzato da settori dell’estrema sinistra – ha detto Bertini – mentre la Provincia dovrebbe mantenere una linea moderata visto che al simposio si parlerà anche di altri paesi tipo Cuba, Cina ma anche Inghilterra, l’Italia stessa e la Germania”. Per Panerai (Ds) l’iniziativa è pienamente coerente con la sensibilità che la Provincia ha sviluppato negli anni. “Non siamo contro lo Stato o il Governo della Turchia – ha puntualizzato Panerai – ma ponendo tali questioni intendiamo aiutarla a raggiungere un più maturo livello di democrazia”. Marconcini (PdCI) ha ribadito che “verrà valutato l’ingresso della Turchia nell’Unione Europea nel 2004 ma vogliamo venga verificata anche la questione dei detenuti perché è interesse di tutti che la Turchia possa arrivare a quequi standard, minimi, europei come è stato chiesto anche ai paesi dell’ex blocco sovietico. I problemi sui detenuti – ha concluso Marconcini – ci sono in tutto il mondo, Italia compresa”. Anche per Campigli (FI) deve essere verificato il mancato rispetto dei diritti umani in Turchia. “Anche perché è un problema comune anche ad altri paesi, soprattutto quelli dell’est, in procinto di entrare in Europa. Io stesso ho perplessità nell’ingresso della Turchia – ha detto Campigli – anche per le notevoli differenze tra la cultura dei turchi e quella degli europei”. Avezzano Comes (FI) ha sottolineato come “la Turchia è un paese dall’importanza strategica innegabile per il contenimento del mondo islamico. Piuttosto – ha ribattuto Avezzano Comes – non capisco come mai sulla base di una visita di due giorni vengano scritte tre pagine in funzione di un congresso condannando un paese amico che è nel nostro interesse aiutare ed avere amico per farlo crescere sulla strada della democrazia e dei diritti umani”. Infine Biagini (Ds) che ha ricordato come il tema non fosse se fare entrare oppure no la Turchia in Europa. “Abbiamo posto la questione dei diritti civili in Turchia – ha detto Biagini – anche per la costruzione di un’Unione Europea rispettosa di tutti i diritti, di tutti”.

17/12/2003 22.38
Provincia di Firenze