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IRPLAST DI EMPOLI, "ATTENTI ALL'AVVENTURISMO"
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi invitano Provincia e Circondario "a pretendere dalla proprietà il massimo della responsabilità sociale"

La proprietà dell’Azienda Irplast di Empoli, "in un momento di grossa difficoltà finanziaria", sostituisce l’Amministratore delegato e il management "rischiando di pregiudicare l’omologa del Tribunale e la presentazione del piano industriale - rilevano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - La Cgil e la Rsu, intanto, denunciano i rischi di una operazione avventuristica tutta giocata sulla pelle dei lavoratori". A rischio, infatti, sarebbero la procedura avviata per il rilancio e risanamento e circa 400 posti di lavoro più l’indotto. Rifondazione comunista "chiama tutte le Amministrazioni locali (Provincia di Firenze, Circondario Empolese Valdelsa) affinché pretendano dalla proprietà il massimo della responsabilità sociale, coerenza e serietà di comportamenti dato che sono in gioco centinaia di posti di lavoro". Sulla vicenda domanda di attualità presentata in Consiglio provinciale. Eccone il testo:

"La proprietà dell’Azienda Irplast di Empoli (che appartiene alla famiglia Bini-Francalanci ) che produce etichette e nastri adesivi, improvvisamente cambia l'amministratore delegato Fausto Cosi, in carica da un anno, con l'ingegnere Pasquale Donato, lasciando sbigottiti sindacati e lavoratori. Una scelta inopportuna e intempestiva, assunta con una modalità discutibile dato che, secondo i sindacati l’Ad rimosso '…era quello che aveva contribuito alla riuscita del piano di ristrutturazione dei debiti pregressi (accordandosi con un pool di banche che comprende Intesa, Unicredit, Mps, Bnl e Bnp Paribas) e soprattutto era quello che aveva prospettato un rilancio sottoscritto da tutte le parti in causa…'.
Secondo le organizzazioni sindacali Cgil, Filcem e Rsu dell’Irplast di Empoli '…questa novità arriva in un momento di grossa difficoltà finanziaria e potrebbe pregiudicare il futuro di centinaia di dipendenti del territorio…': Irplast, che ha sede nella zona industriale del Terrafino dà lavoro a 390 persone tra Empoli (circa 200) e Bimo di Atessa in provincia di Chieti, più l'indotto. La CGIL chiarisce inoltre che non si tratta di una questione di “tifo o simpatia” ma del fatto che '...l’ avvicendamento avvenuto in una situazione di gravi instabilità finanziarie può pregiudicare l'omologa del tribunale e il buon fine del piano industriale, l'amministratore delegato faceva da garante con le banche…'.
L'attuale management era riuscito, a fronte di una tenuta dell’azione sindacale e di un grosso sacrificio fatto dai lavoratori ( cassa integrazione, azioni di lotta contro tagli ed esuberi annunciati negli anni 2008/2009, rinuncia per 6 mesi a premi di produttività e parti di stipendi) ad elaborare il piano di ristrutturazione e di rilancio sulla base del quale è stato ottenuto credito dalle banche. La scelta delle famiglie proprietarie rischia non solo di pregiudicare l’omologa del tribunale ma di non far decollare il piano industriale facendo precipitare l’importante sito produttivo nell’incertezza e nella precarietà, rendendo così vani tutti gli sforzi fatti con grandi sacrifici dai lavoratori in termini di salari, redditi e diritti.
Le preoccupazioni espresse dalla Cgil e dalla Rsu dell’Irplast non possono essere ignorate dal contesto delle Amministrazioni Locali (Provincia di Firenze, Circondario Empolese Valdelsa) che in questi anni di crisi e dure vertenze hanno contribuito a salvare non solo le attività produttive ma il destino dei centinaia di lavoratori, oggi nuovamente messi a rischio da operazioni poco chiare e di basso profilo imprenditoriale dalla proprietà. Si tratta dunque di fare chiarezza, svelando qualsiasi operazione avventuristica o di carattere speculativo. Certo è che i lavoratori non consentiranno che qualcuno giochi sulla loro pelle e determini una situazione di massacro sociale.
Il Gruppo Consiliare di Rifondazione Comunista nell’esprimere la solidarietà ai lavoratori dell’Irplast e il pieno sostegno alla vertenza sindacale e a tutte le iniziative in atto che difendono occupazione, lavoro, salari e diritti, nel fare proprie le preoccupazioni espresse dalla Cgil di Empoli, Filcem e Rsu Irplast sugli atti, scelte e comportamenti assunti dalla azienda chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire su quanto sta avvenendo all’Irplast di Empoli a seguito del cambio dell’Ad e del management, se questo possa pregiudicare da parte del Tribunale l’omologa, e se l’intesa a suo tempo raggiunta mantenga il piano del rilancio delle attività e i tempi della presentazione del piano industriale. Altresì chiediamo di sapere quali iniziative ha intenzione di attivare l’Amministrazione Provinciale unitamente al Circondario Empolese Valdelsa nel pretendere che la proprietà mostri verso lavoratori, organizzazioni sindacali il massimo della responsabilità sociale, coerenza e serietà di comportamenti dato che sono in gioco centinaia di posti di lavoro".

07/02/2011 11.59
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze