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OSPEDALE SERRISTORI, CALO': "IL SINDACO DI FIGLINE BATTA UN COLPO"
Il capogruppo di Rifondazione comunista in Consiglio provinciale Andrea Calò critica la Asl e il Comune: "Concludere i lavori e assumere un profilo diverso nella gestione dei servizi sanitari"

Il direttore generale della Asl10 e il Sindaco di Figline Valdarno "facciano ognuno la propria parte verso gli impegni assunti e le risorse ricevute nei confronti del Presidio ospedaliero Serristori e Distretto socio sanitario a Figline Valdarno: il Pronto soccorso non si tocca". Per il capogruppo di Rifondazione comunista in Consiglio provinciale Andrea Calò "non è all’ordine del giorno il tema della chiusura, della riduzione dei servizi e delle attività, né il ridimensionamento del ruolo del presidio Serristori - il Pronto Soccorso non si tocca - ma la conclusione dei lavori e l’assunzione di un profilo diverso nella gestione dei servizi sanitari e ospedalieri". Calò ricostruire l'attività del Serristori, presidio ospedaliero per acuti di 1° livello, il cui ruolo e le cui funzioni sono "oramai divenute determinanti per il funzionamento della rete integrata dei servizi, in risposta ai bisogni socio-sanitari della popolazione".
Un Ospedale apprezzato, voluto e difeso dai cittadini di Figline Valdarno e da tutto il Valdarno Fiorentino e "oggetto di grandi lotte sociali affinché non venisse smantellato e ridotto ad un ospedale di comunità". Così è stato, anche se "deve essere mantenuto alto il livello di attenzione politica e istituzionale a difesa e tutela di un presidio che spesso è dimenticato dalla Direzione Generale della ASL 10, che non brilla nella capacità di mantenere gli impegni assunti". Questo accadrebbe per il presidio ospedaliero Serristori così come per il Distretto socio-sanitario "lasciato a sè e non qualificato negli spazi e nelle infrastrutture. Eppure i risultati positivi ci sono, sotto tutti i profili, questo perché è alto il lavoro svolto dai lavoratori e il loro carico professionale". Calò parla di "comportamento disinvolto" del Direttore Generale che troverebbe "facile gioco a fronte di un atteggiamento spesso defilato del Sindaco di Figline Valdarno che non incalza, non controlla e verifica costantemente l’operato della Asl 10 e i tentativi maldestri di fare cassa, sulla pelle del Serristori, per contenere i costi di gestione". Preoccupante e "talvolta sospetto" sarebbe "il silenzio del Sindaco figlinese sui ritardi ingiustificati nella realizzazione dei lavori inerenti il potenziamento e la riqualificazione della radiologia e delle sale operatorie".
Nel 2007 la Asl 10 deliberò, nella ricostruzione offerta da Calò, una serie di provvedimenti per indire una gara di 5 milioni e 800 mila euro per il nuovo blocco operatorio e la nuova radiologia a seguito del finanziamento erogato dalla Regione Toscana. Nel 2009 sono partiti i lavori di ristrutturazione, i quali dovevano durare, a detta della Direzione Generale ASL 10, poco più di 1 anno, fino all’estate del 2010. "Siamo ad inverno inoltrato del 2011 - dice il consigliere di Rifondazione - e i lavori sono ancora in alto mare e nessuno è in grado di fare lo stato di avanzamento e chiusura dei lavori. Qui è la vergogna e lo scandalo". Il direttore generale e Sindaco di Figline Valdarno "hanno il dovere, nelle funzioni diverse, di rendere funzionante l’ospedale e il distretto socio sanitario, i servizi e le attività poiché gli impegni e gli stanziamenti delle risorse economiche ci sono e i professionisti e i lavoratori danno risposte adeguate alle prestazioni richieste. I silenzi, i comportamenti ambigui e talvolta omissivi non sono tollerabili, il direttore generale onori gli impegni assunti e finalizzi correttamente le risorse economiche ricevute". Il Sindaco di Figline Valdarno "batta un colpo, si muova, controlli e pretenda la conclusione dei lavori e una maggiore serietà nella gestione delle due importanti strutture poiché in gioco è la salute dei cittadini". Rifondazione Comunista chiede pertanto "lo stato di avanzamento e conclusione dei lavori inerenti il potenziamento della radiologia e ristrutturazione sale operatorie e la convocazione di un tavolo tecnico e istituzionale nel quale verificare la gestione del presidio Serristori e del Distretto socio sanitario".

16/02/2011 11.57
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze