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IL FERRONE (GREVE), CINQUE DOMANDE DI BALDINI (PDL) ALLA PROVINCIA
"Al posto di edificazioni di tipo artigianale-industriale una cassa d'espansione?"

Area il Ferrone a Greve in Chianti. Il capogruppo del Pdl in Consiglio provinciale Samuele Baldini ha presentato un'interrogazione per sapere dalla Giunta di Palazzo Medici Riccardi "perchè la Provincia di Firenze nel 2002 ha approvato il Piano Strutturale del Comune di Greve in Chianti che prevedeva nell'area del 'Ferrone' edificazioni di tipo artigianale-industriale su una superficie di 20.400 mq ed ora – in relazione alle notizie in nostro possesso - affiderebbe al Consorzio di Bonifica l'incarico di redigere un progetto per una cassa di espansione, prevedendo quel terreno libero da ogni vincolo". Baldini chiede di sapere se sull’area sussiste o meno un vincolo di inedificabilità; se il Piano Strutturale del Comune di Greve in Chianti, approvato in conformità con il Ptcp attraverso procedure di concertazione, ha attribuito correttamente potenzialità edificatoria all’area, riconfermando la previgente destinazione di tipo produttivo; se lo stesso Piano Strutturale ha individuato, coerentemente con le “azioni, prescrizioni e salvaguardie” del Ptcp, comprese anche le valutazioni di ipotesi alternative, nonchè con le indicazioni desumibili dal Pit, le aree per il contenimento del rischio idraulico (casse di laminazione già realizzate e da realizzare); se le verifiche di fattibilità del 2005 ed il presente progetto escludono la realizzazione di una cassa di espansione.
Di seguito il testo dell'interrogazione:


"Considerato che nell’area in oggetto sono in corso di edificazione edifici produttivi a seguito dell’approvazione del piano di lottizzazione con deliberazione consiliare (n. 15 del 22.02.2006) e della stipula della convenzione del 31.05.2007 e che nell’aprile 2010 la stessa Amministrazione Comunale di Greve in Chianti ha emesso ordinanze dirigenziali di sospensione dei lavori (opere di urbanizzazione ed edifici produttivi) che trovano la loro motivazione sulla fatto che gli interventi riguardano un ambito interessato dal Piano Stralcio per la riduzione del rischio idraulico del fiume Arno (DPCM 5.11.99) per la realizzazione di casse di laminazione di tipo B e come tale soggetta a vincolo di inedificabilità assoluta;

Preso atto che
- il Piano Strutturale del Comune di Greve in Chianti è stato approvato in conformità del PTCP (ex art. 25 della LR 5/95) per cui lo stesso PTCP è attuato dagli strumenti urbanistici del Comune, strumenti che si sono conformati alle indicazioni contenute nelle cartografie, nelle Norme e nello Stauto del Territorio (art. 1, comma 2 delle norme di attuazione del PTCP), comprese le specifiche discipline concernenti le risorse del territorio, tra cui la difesa del suolo e la prevenzione dei fenomeni alluvionali. Il Piano Strutturale, pertanto, al fine di garantire lo sviluppo sostenibile, così come specificato dall’art.5 della L.R.5/95, individua, tra le “invarianti strutturali da sottoporre a tutela le “Aree sensibili” definite come aree “già vulnerate da fenomeni di esondazione e soggette a rischio idraulico” assumendo a riferimento il provvedimento regionale di cui alla DCR 31 giugno 1994 n. 230 in materia di rischio idraulico nochè le indicazioni desumibili dal PIT e le “azioni, prescrizioni e salvaguardie” del PTCP valutando anche ipotesi alternative nel momento della collaborazione tramite procedure di concertazione con l’Autorità di Bacino e con gli altri enti interessati alla redazione dei programmi e delle azioni in modo da evitare contraddizioni e discrasie per le scelte di pianificazione urbanistica,

- Il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Firenze introduce, per quanto riguarda il rischio idraulico, la categoria di invariante strutturale denominata “Aree sensibili” definite come aree “già vulnerate da fenomeni di esondazione e soggette a rischio idraulico”, di cui all’art.3 delle norme di attuazione del PTCP. Le “aree sensibili” sono comprese in un unico il perimetro mentre nel PS del Comune di Greve in Chianti i tematismi sono stati suddivisi in:
1 -aree già vulnerate da fenomeni di esondazione;
2 - aree per il contenimento del rischio idraulico (casse di laminazione già realizzate e da realizzare);
3 - aree a pericolosità geologica ed idraulica;
4 - aree di fondovalle.

- L’insieme dei quattro tematismi descritti, concorda con i perimetri delle “aree sensibili” del P.T.C., salvo per ciò che riguarda i centri abitati, non considerati nel P.T.C., in quanto ricadenti in altra classificazione (perimetri di insediamenti da proteggere da fenomeni di esondazione e ristagno), ma riportati dal P.S. così come prescritto dalla DCR 230/94. Ricordato che la Legge Regionale 5/95 richiede che, per le indagini geologico tecniche di supporto ai Piani Strutturali, si applichino le delibere del Consiglio Regionale n.94/1985 e n.230/1994, i cui tematismi risultano pertanto obbligatori;

- pertanto con il Piano Strutturale sono stati individuati il centro abitato del Ferrone e le “aree sensibili” (poste lungo il fiume Greve nelle quali si devono realizzare le casse di laminazione) quali ambiti, così come specificato dall’art.5 della L.R.5/95, il P.S. per garantire lo sviluppo sostenibile, cosiddetti “invarianti strutturali da sottoporre a tutela, in quanto costituenti fondamento per la conservazione della identità del territorio grevigiano”.

- e che una diversa individuazione di aree per la collocazione di casse di laminazione, come del resto un diverso sviluppo del centro abitato del Ferrone, sono in contrasto con le “invarianti strutturali” del Piano Strutturale.


Interroga la Giunta provinciale per sapere

1. perchè la Provincia di Firenze nel 2002 ha approvato il Piano Strutturale del Comune di Greve in Chianti che prevedeva nell'area del “Ferrone” edificazioni di tipo artigianale-industriale su una superficie di 20 400 mq ed ora – in relazione alle notizie in nostro possesso - affiderebbe al Consorzio di Bonifica l'incarico di redigere un progetto per una cassa di espansione, prevedendo quel terreno libero da ogni vincolo.
Se dunque:
• sull’area sussiste o meno un vincolo di inedificabilità;
• il Piano Strutturale del Comune di Greve in Chianti, approvato in conformità con il PTCP attraverso procedure di concertazione, ha attribuito correttamente potenzialità edificatoria all’area, riconfermando la previgente destinazione di tipo produttivo;
• se lo stesso Piano Strutturale ha individuato, coerentemente con le “azioni, prescrizioni e salvaguardie” del PTCP, comprese anche le valutazioni di ipotesi alternative, nochè con le indicazioni desumibili dal PIT, le aree per il contenimento del rischio idraulico (casse di laminazione già realizzate e da realizzare);
• se le verifiche di fattibilità del 2005 ed il presente progetto escludono la realizzazione di una cassa di espansione".

26/02/2011 10.57
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze