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SOLLICCIANO, MUORE UN DETENUTO. RIFONDAZIONE INTERROGA
"Muoversi sul sovraffollamento e le carenze della struttura"

Muore un altro detenuto (affetto da una grave insufficienza respiratoria) nel carcere fiorentino di Sollicciano. Un avvocato, riportano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, avrebbe dichiarato che qualcosa non ha funzionato nelle cure. Mentre il Garante dei diritti dei detenuti, a fronte di un pesante sovraffollamento e di gravi carenze igieniche sanitarie ribadisce che i medici devono verificare la compatibilità tra condizioni di salute e stato di detenzione, Rifondazione Comunista "nell’esprimere la propria costernazione per quanto avvenuto a Sollicciano richiama la Provincia di Firenze ad intervenire a rimuovere concretamente sul sovraffollamento, sulle gravi carenze infrastrutturali e a difesa dei diritti costituzionali".
Maggiori dettagli nella domanda d'attualità presentata da Rifondazione. Di seguito il testo.

"Un altro detenuto muore nel carcere fiorentino di Sollicciano. La vittima è un marocchino di 48 anni. L' immigrato, che viveva in Italia con regolare carta di soggiorno, soffriva di crisi respiratorie e sarebbe morto per infarto. L'uomo era alla prima carcerazione.
Ricoverato a Careggi i medici avevano segnalato che un polmone non funzionava più, il suo avvocato dichiara che poco prima di morire il detenuto respirava a fatica, non parlava e non camminava. Lo stesso legale dichiara che qualcosa non ha funzionato nelle cure e non tanto nei soccorsi. Il problema starebbe “… nell’assistenza dei malati in carcere. O a Careggi o a
Sollicciano è probabile che qualcuno abbia sbagliato…".
I carabinieri hanno “…sequestrato negli uffici del penitenziario documenti relativi alle condizioni di salute dell' uomo…”.
Per il Garante dei detenuti del Comune di Firenze, Franco Corleone, "…l' assistenza a tossicodipendenti e malati è il grande problema del carcere sovraffollato…”, “…bisogna che i medici segnalino tempestivamente l’eventuale incompatibilità tra la salute del detenuto e lo stato di detenzione….i tempi di attesa non possono essere lunghi perché in carcere le condizioni sono profondamente diverse rispetto a fuori… qui parliamo di persone che stanno in luogo sovraffollato, con l’acqua fredda…”.
E ancora continua il Garante “… a Sollicciano le celle sono al buio perché le lampadine a incandescenza sono bruciate e le vecchie sono fuori commercio…” infine “… lo Stato deve fare uscire queste persone da sane, non da malate…”.
Intanto gli episodi tutt’altro che rassicuranti della popolazione carceraria in Toscana ci rivelano il triste primato dei “ …tentati suicidi, 155 nel 2009. Nello stesso anno i cosiddetti eventi critici sono stati 2318, con 8 suicidi, 974 atti di autolesionismo e 480 scioperi della fame. E i dati statistici del 2010 non sono molto dissimili…”.
Più volte Rifondazione Comunista preoccupata per il protrarsi della situazione di sovraffollamento e di gravi carenze igienico sanitarie negli istituti carcerari della Provincia di Firenze ha chiesto alla Giunta provinciale di riferire dettagliatamente sulle iniziative concretamente adottate per superare la situazione di emergenza e di criticità presenti anche a Sollicciano.
Nell’ottobre 2010 rispondendo ad una nostra domanda di attualità fu annunciato dall’Assessore alla Sicurezza e alle politiche della Legalità che:
1) era partita una esplicita richiesta rivolta all’’Amministrazione penitenziaria per un incontro e per un confronto costruttivo
2) che la Provincia di Firenze – nel frattempo entrata a far parte dell’Osservatorio del settore carcerario
3) che solo una politica attenta e quotidiana interistituzionale potrà far uscire il carcere da questa drammatica situazione
Nel Novembre 2010 a fronte di una ennesima denuncia sul sovraffollamento e diritti dei detenuti da parte del Garante chiedemmo nuovamente alla Giunta provinciale cosa di concreto stava facendo l’Amministrazione provinciale per quanto di sua competenza per trovare soluzioni concrete ai temi sopra richiamati e in armonia con il dettato costituzionale sul tema dei detenuti.
Precisiamo che a tutt’oggi stiamo ancora attendendo di apprezzare l’operato della Giunta e soprattutto la concretizzazione degli impegni dichiarati e assunti nelle sedi istituzionali e pubbliche sui temi che riguardano le condizioni degli istituti penitenziari della Provincia di Firenze.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista
nell’esprimere la propria costernazione per quanto avvenuto a Sollicciano dove ancora una volta un uomo perde la vita, “per cause da accertare”, in un contesto dove permangono ancora gravi carenze igienico-sanitarie, infrastrutturali e di pesante sovraffollamento,
nel ribadire che anche nel sistema penitenziario devono essere comunque garantiti tutti i diritti costituzionali ivi compreso il diritto alla salute e la verifica tra condizione di salute e stato di detenzione,
chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire su quanto drammaticamente accaduto a Sollicciano con la morte di un nuovo detenuto. Altresì chiediamo di sapere quali sono state le cause del decesso di una persona che già soffriva di una grave insufficienza respiratoria, se il detenuto sia stato adeguatamente assistito e curato nel modo più appropriato. Infine chiediamo di sapere i motivi per i quali permane a Sollicciano una gravi situazioni di sovraffollamento e soprattutto in che condizioni vengono garantiti i diritti alla salute e alla persona e cosa sta facendo l’Amministrazione Provinciale per quanto di sua competenza sulla grave situazione degli istituti carcerari".

28/02/2011 11.56
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze