HomeSERRISTORI, "RIMANGA IL PRONTO SOCCORSO"
Calò e Sgherri (Rifondazione comunista) contro annunciate "decisioni gravi e socialmente inique". Interrogazioni in Provincia, Regione Toscana e nei Comuni del Valdarno
Il Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero Serristori "non deve essere chiuso": i consiglieri Monica Sgherri della Federazione della Sinistra in Regione Toscana e Andrea Calò di Rifondazione Comunista in Provincia di Firenze apprendono "con stupore e preoccupazione che il Direttore del Dipartimento delle Terapie Intensive dell’Asl 10 di Firenze ha presentato una disposizione organizzativa di riassetto del pronto soccorso dell’Ospedale Serristori in cui, tra le varie ipotesi, se ne prevede la chiusura e la sua trasformazione in un Punto di Primo Soccorso".
Una decisione "grave e socialmente iniqua" che contravverrebbe a quanto stabilito dall’attuale Piano sanitario regionale ed "è in evidente contraddizione con le rassicurazioni più volte fatte dalla Dirigenza dell’Asl 10 e da tutte le amministrazioni locali (Regione Toscana e Comuni del Valdarno fiorentino)". Calò e Sgherri, che hanno annunciato la presentazione di interrogazioni negli Enti in cui sono consiglieri e nei Comuni del Valdarno, ricordano "che il Serristori è un presidio ospedaliero per acuti di I livello collocato funzionalmente nella rete integrata dei servizi e interconnesso all’ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri è tale, a nostro avviso, deve rimanere". La decisione, se confermata, "rischia di indebolire la risposta ospedaliera ai bisogni sociosanitari della popolazione, mortifica il lavoro svolto dagli operatori e la loro qualità professionale e azzera quanto, a suo tempo, ottenuto dalle lotte dei cittadini, affinché non venisse smantellato e ridotto ad un semplice ospedale di comunità". Si tratta di "un'uscita intempestiva che deve essere immediatamente smentita e, se ci sono delle carenze organiche, le soluzioni non devono essere trovate indebolendo l’offerta sanitaria".
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze