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PENDOLARI, VALDARNO E MUGELLO. MA "IL GRANDE ASSENTE E' TRENITALIA"
Il punto in Consiglio provinciale con l'assessore ai Trasporti Giorgetti a partire da una serie di interrogazioni a suo tempo presentata da Rifondazione e dal Pd

Pendolari del Valdarno e del Mugello e i tagli al Tpl su ferro e su gomma. Rifondazione comunista, con i consiglieri Andrea Calò e Lorenzo Verdi, aveva presentato a suo tempo una serie di interrogazioni come anche il Pd (con Piero Giunti e Stefano Prosperi) alle quali ha risposto l'assessore ai Trasporti Stefano Giorgetti.
Se si ritiene che nel territorio provinciale l’eventuale taglio delle corse degli autobus possa essere compensato da un maggior utilizzo da parte dell’utenza del trasporto ferroviario, la Provincia risponda affermativamente, "anche se il taglio è un taglio consistente, per cui a oggi ancora si sta lavorando su una riorganizzazione del servizio". È essenziale che rimanga il servizio su ferro anche se vi sono forti criticità. Più volte la Provincia ha intrattenuto con la Regione Toscana discussioni su quest’argomento. "Abbiamo anche preso posizioni precise - osserva Giorgetti - Speriamo che quanto prima la Regione Toscana riesca a incidere con il proprio contratto di servizio". La Provincia per parte sua lavora a un’integrazione su livello regionale. Nelle interrogazioni si chiedeva se alla luce degli annunci dei tagli da parte del Governo non si ritenga ancora oggi più opportuno rivendicare il rispetto degli accordi sottoscritti negli anni riguardo agli investimenti sulle tratte locali. La Provincia vuole che risorse siano impiegate sul materiale rotabile. Circa l'entità e l'incidenza dei tagli ai trasferimenti alla Provincia di Firenze sui trasporti sono circa del 12,50%. Variano sui lotti di uno 0,10, ma sono intorno al 12 e 50%.
"I pendolari - ha replicato Lorenzo Verdi di Rifondazione - osservavano che il trasporto su ferro presenta dei limiti oggettivi. In questa situazione se si riversano su rotaia tutti i pendolari o una gran parte dei pendolari che viaggiano su gomma, i problemi potranno ancora aumentare. L’importante è il rispetto degli accordi sia per quanto riguarda la Faentina, ma anche per quanto riguarda il Valdarno. Trenitalia ha ricevuto 5 milioni d’euro dalla Regione, ma questi soldi non sono stati utilizzati per l’immissione in servizio del materiale rotabile promesso. Si deve richiamare Trenitalia al rispetto degli accordi".
Circa il patto fatto dai Sindaci in Mugello per la Faentina, Giorgetti sottolinea che è una risposta a preoccupazioni sollevate e che anche la Provincia ha raccolto.
"Dopo la sottoscrizione del patto - ha detto Calò - si è assistito a un vuoto istituzionale, perché comunque nella Valdisieve e nel Valdarno Fiorentino continuano a segnalarci disagi, condizioni di trasporto discutibili dal punto di vista della sicurezza, dei comfort e della dignità degli utenti. Il balbettio da noi evidenziato riguarda la cosiddetta unione dei Comuni della Valdisieve e del Valdarno che più volte ha dichiarato di stare dalla parte dei pendolari, ma non ha fatto un solo atto concreto a sostegno delle richieste e delle rinunce fatte nei confronti dei pendolari, muovendosi nei confronti della Regione Toscana, affinché intervenisse"
"Esprimo forti preoccupazioni - ha detto per il Pd Piero Giunti - perché di fronte a un’azione decisa di denuncia del cattivo servizio che Trenitalia offre nei confronti di un territorio importante e carico di pendolari, il grande assente è proprio Trenitalia. Dobbiamo mettere in atto tutte le sinergie tra Regione, Provincia e Comuni affinché questo tassello diventi l’elemento su cui si fonda l’integrazione, mentre a oggi ho l’impressione che sia l’anello più debole di questa nostra politica di integrazione ferro/gomma".

11/03/2011 13.59
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze