AUTOVELOX, IL PDL: "INSOMMA QUALI MULTE SONO VALIDE?"
Dal capoluogo a Montelupo le considerazioni dei consiglieri provinciali in un'interrogazione alla Giunta di Palazzo Medici Riccardi
Autovelox: rimuovere gli strumenti non a norma e restituire i soldi delle multe illegittime ai cittadini. Con un'interrogazione i consiglieri provinciali del Pdl Filippo Ciampolini, Samuele Baldini, Piergiuseppe Massai, Erica Franchi e Leonardo Comucci chiedono alla Giunta di conoscere il numero e collocazione degli autovelox funzionanti nel territorio della provincia fiorentina, e tra questi quelli che non rispettano le normative anche recenti; quali siano le intenzioni della Giunta Provinciale nei confronti di quei Comuni che hanno illegittimamente utilizzato gli autovelox “per fare cassa”; se la Giunta provinciale intende mettere a disposizione dei cittadini che sono stati destinatari di multe “illegittimamente emesse” ulteriori strumenti difensivi oltre al giudice di pace per la restituzione delle somme pagate e non dovute. I consiglieri muovono le loro richieste sulla base della notizia che la seconda sezione civile della Cassazione ha stabilito che le multe contestate con autovelox automatici su strade urbane ordinarie sono annullabili dal giudice, anche quando l’apparecchiatura è autorizzata dal Prefetto. In molti Comuni della provincia di Firenze, nonché nello stesso capoluogo, sono presenti numerosi autovelox sulle strade urbane, "secondo la linea seguita dai Comuni che la classificazione di strada urbana di scorrimento deriva dall’autorizzazione prefettizia, tesi bocciata dalla Cassazione in quanto il Prefetto non può arrivare ad assumere decisioni contrastanti con disposizioni di legge". A seguito di questa pronuncia della Corte di Cassazione centinaia di multe da autovelox sono state annullate dal Giudice di Pace. La sentenza emessa dal Giudice di Pace di Empoli ha dichiarato “nullo ed illegittimo” un verbale della polizia municipale riguardo una multa effettuata con autovelox nel Comune di Montelupo. Nella stessa sentenza si ribadisce la specifica distanza di un chilometro che deve intercorrere tra il cartello che indica il limite di velocità ed il punto di collocazione dell’autovelox, come del resto sancito nel nuovo Codice della Strada del 29 Luglio 2010, al fine di evitare all’automobilista “di inchiodare”. L’autovelox deve essere ben visibile "e non come quello di Montelupo che è di colore verde e si mimetizza con la vegetazione circostante, soprattutto d’estate, trovandosi per l’appunto accanto ad un leccio, pianta sempreverde, per cui la visibilità dell’apparecchio è compromessa in modo permanente". Lo stesso apparecchio "è considerato illegittimo dal Giudice di Pace in quanto possiede il rilevamento fotografico bidirezionale su due corsie, e che con lo scatto di foto frontali ai mezzi in transito si potrebbe porre una questione di riservatezza".