ISI EX ELECTROLUX IN CONSIGLIO PROVINCIALE, I COMMENTI DELLE FORZE POLITICHE
E gli interventi dei rappresentanti dei lavoratori
Isi ex Electrolux, "c’è un prima che è rispondere alle esigenze di prospettiva dell’azienda e dei posti di lavoro e c'è un dopo che per noi è affermare con chiarezza di non essere disponibili alla smobilitazione: ci sono persone che non riscuotono lo stipendio da novembre e famiglie in comprensibili difficoltà". Il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, pensando all'incontro che si svolgerà domani presso il Ministero per lo Sviluppo economico punta per l'Isi a far convergere da parte di tutte le forze politiche la volontà di modificare il decreto sulle energie rinnovabili "per sbloccare incentivi che, sia chiaro, non possono essere una forma di assistenzialismo". Il Consiglio provinciale straordinario dedicato alla vertenza Isi ora Easy Green cade nella stessa giornata in cui l'Assemblea di Palazzo Medici Riccardi celebra la Festa per l'Unità d'Italia. E' una coincidenza voluta, avverte il Presidente del Consiglio provinciale David Ermini: "Mentre festeggiamo l'Unità d'Italia, non possiamo dimenticare che non esiste uguaglianza senza solidarietà e diritto al lavoro: questa vertenza incoraggia un ripensamento complessivo ed è significativa per tutto il territorio provinciale, non solo per Scandicci". Aspetto richiamato più avanti anche dal consigliere dell'Idv Alessandro Cresci: "L'Unità d'Italia si esprime nella Repubblica, che è fondata sul lavoro".
Presenti, per il Comune di Scandicci, l'assessore alle Politiche per il lavoro Andrea Giorgi e il presidente del Consiglio comunale Fausto Merlotti, sono nella Sala IV Stagioni anche i rappresentanti sindacali che prendono la parola dopo che l'assessore provinciale al Lavoro Elisa Simoni ha fatto il punto sulla situazione dello stabilimento di Scandicci. Stefano Cortini, per la Rsu Fiom Isi, non si capacita del fatto che "un settore che tira in tutto il mondo, non riesce a decollare qui: i primi responsabili sono da cercare in Electrolux che hanno dato mano azienda ad imprenditori non competenti. Dopo tanti mesi, sembrava di essere giunti a un ponto di svolta, sembrava un'operazione conclusa, ma è arrivato il decreto sulle rinnovabili. Anche a fronte di questo è bene ribadire che gli incentivi sono un problema, ma non l’unico problema". Alessandro Beccastrini, per Fim Cisl, mette il dito sull'atteggiamento di "bussare a denari per cercare soldi oltre quelli che erano già stati investiti. La fermezza della Provincia ha impedito l’elargizione di soldi pubblici senza i passi inecessari di reindustrializzazione dello stabilimento". A Roma, spiega Davide Materazzi per la Uil Uilm, "cerchiamo chiarezza da parte del Ministero per lo Sviluppo economico. Noi vogliamo non il sostegno temporaneo ma le condizioni di futuro per il nostro lavoro".
Il Gruppo del Partito democratico in Consiglio Provinciale, con il capogruppo Prosperi e il consigliere Sandro Bartaloni, ha espresso "ancora una volta la propria solidarietà ai lavoratori e alle famiglie dell'ISI ex Electrolux di Scandicci, impegnati da tempo in una complicata vertenza che in questi giorni sta attraversando momenti decisivi". Come se non bastasse, "a rendere drasticamente più complicata la situazione ci ha pensato il Governo con il decreto Romani, che ha tolto gli incentivi sulle energie rinnovabili. Continueremo, come abbiamo fatto nello scorso consiglio provinciale, insieme alle Istituzioni, alle rappresentanze sindacali e alle organizzazioni datoriali, che in questi giorni si sono negativamente espresse rispetto al decreto, la battaglia per chiedere il ripristino del sistema incentivante sulle rinnovabili, elemento cruciale per il futuro dell'azienda e dei 370 lavoratori".
Il gruppo Sel (Sinistra ecologia e libertà) con Riccardo Lazzerini esprime "forte preoccupazione: riteniamo che in una situazione così drammatica sul fronte del lavoro e dell'occupazione, tutte le Istituzioni si devono mobilitare per le proprie competenze, affinché si addivenga ad una soluzione positiva per questa storica azienda. In tutto ciò, non aiutano i forti tagli del Governo sulle rinnovabili. Già negli anni passati le risorse destiante a questo settore risultavano insufficienti. Non dimentichiamoci che soltanto una parte delle risorrse è destinato realemente alle energie rinnovabili (fotovoltaico ed eolico)". In realtà "una parte consistente relativa ai finanziamenyti del settore sono destinati, tramite un rinterzo assurdo, alle raffinerie presenti sul territorio nazionale"
Federico Tondi, per l'Udc, ha richiamato "lo scellerato porvvedimento del Governo", esprimendo solidarietà ai lavoratori della Isi e la "speranza di un rapido pronunciamento del Governo sui nuovi incentivi per il fotovoltaico".
"L'Easy Green rappresenta la punta di un iceberg dell'impoverimento generale del territorio di Scandicci - ha detto Erica Franchi a nome del Pdl - Dalla Matec all'Electrolux: due segni di incapacita' di governo del territorio che hanno dovuto trasferire la produzione. E, dietro la perdita dei posti di lavoro, c'e' un peccato originale: la vendita al gruppo Foianesi, tanto promossa e festeggiata che qualcuno ci ha fatto una campagna elettorale. Per quanto ci riguarda, come più volte fatto in Provincia, confermiamo la solidarieta' ai lavoratori, rigettando ogni strumentalizzazione contro il Governo che anche in questa occasione viene tirato in ballo". L'attuale decreto sulle rinnovabili, che tra l'altro il Ministro Romani ha gia' detto di poter modificare, "poco c'entra sul fatto che qualche anno fa l'Electolux ha pagato 30.000 euro a lavoratore a Isi per la formazione. Poco c'entra se in questi ultimi anni mai e' uscito un pannello dall'azienda". Ma, al di la' di questo, "sosterremo quelle iniziative - molto interessanti - che si stanno affacciando, mostrando quell'interesse alla risoluzione di una vertenza straordinaria, garantendo ai lavoratori un rientro occupazionale e un rilancio vero della produzione. Gli errori politici del Centrosinistra e l'inadeguato utilizzo di ingenti somme di denaro pubblico peseranno come macigni sulla testa dei lavoratori e su tutto il sistema economico sociale scandiccese". Per Rifondazione Comunista, che aveva chiesto di aprire il Consiglio di oggi con i lavoratori della Isi, "l’attacco alla dignità di chi lavora, da parte di una cordata di finanzieri, con la complicità del Governo che taglia gli incentivi sulle energie rinnovabili, mostra in tutta la sua gravità - spiega il capogruppo Andrea Calò - il grado di irresponsabilità del Centrodestra in un momento in cui si acuisce la crisi economica e sociale. La mancanza di tutte le necessarie verifiche sulle reali intenzioni di proprietari e cordate viene giocata sulla pelle dei 375 lavoratori e delle loro famiglie". L’incontro del 22 marzo nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico "richiede immediatamente la ripartenza e il rilancio delle attività produttive e la fine di ogni incertezza e precarietà: i sindacati e la Rsu confermano al Consiglio provinciale di Firenze la determinazione nel proseguire la lotta fino alla ripresa della piena occupazione nonché l’accertamento di tutte le responsabilità imprenditoriali, politiche, sociali ed Istituzionali che si sono contrapposte per la riuscita di una dura vertenza sindacale. I lavoratori non devono essere lasciati soli, deve continuare il sostegno non solo di Rifondazione Comunista ma da parte di tutti".
"La Lega Nord - dice per parte sua il capogruppo Marco Cordone - farà la sua parte per quanto riguarda il decreto del Governo sugli incentivi straordinari per le energie rinnovabili ma, proprio pensando al futuro dei 375 lavoratori della Isi (ex Electrolux), i quali devono riscuotere lo stipendio dal novembre 2010, riteniamo che la magistratura debba indagare a fondo per trovare le responsabilità. Responsabilità di chi ha preso circa 2 milioni di euro per corsi di formazione inadeguati, giocando sulla pelle dei lavoratori; sono state investite tante risorse pubbliche e per ora, per quanto riguarda il recupero occupazionale, è stato ottenuto ben poco".