CACCIA ALL'ISTRICE NELLA VILLA MEDICEA DELLA PETRAIA
Quindici esemplari catturati e liberati in altre zone idonee, per evitare i danni alle coltivazioni ed alle opere del parco
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio
Storico, Artistico e Etnoantropologico
e per il Polo Museale della città di Firenze
Ufficio Parchi e giardini
PROVINCIA DI FIRENZE
Polizia Provinciale
Con il 31 dicembre 2010 si è conclusa, presso il Parco della Villa medicea della Petraia in Firenze, la cattura di individui di istrice (Hystrix cristata), in deroga al DPR 357/97, con autorizzazione rilasciata dalla Direzione Generale per la Protezione della Natura del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Questa autorizzazione ha permesso al personale della Direzione Agricoltura, Caccia e Pesca della Provincia di Firenze di autorizzare gli agenti della Polizia Provinciale ad effettuare la cattura e la traslocazione sedici esemplari. Questa iniziativa, che ha preso il via alla metà di ottobre 2010, nasce dall’effettiva esigenza di contenere i danni al Parco della Villa medicea della Petraia, causati dalla nutrita presenza di questi roditori.
I danni consistono, principalmente, nelle operazioni di scavo che questi animali attuano nei prati e nei boschi, al fine di procurarsi rifugio e cibo. La continua e frenetica realizzazione di tane nel suolo, e in particolar modo nelle fognature e prese d’acqua, causano intasamenti e deviazioni dei corsi d’acqua procurando alla gestione della regolazione delle acque di superficie diversi inconvenienti.
Si tratta di animali essenzialmente erbivori: si nutrono prevalentemente di tuberi e bulbi, che ottengono, appunto, scavando nel terreno con le robuste zampe e il giardino ed il parco della Petraia offrono, con oltre venti ettari di superficie, nutrimento e spazi protetti.
Altri problemi consistono nel danneggiamento, da parte degl’istrici, del colletto di alcuni esemplari, di specie arboree con corteccia morbida, che sono morti. Anche i frutti caduti al suolo sono un richiamo per gli istrici, e la coltivazione del pomario dei ‘frutti nani’ nel giardino della Petraia offre un’abbondante e varia produzione.
Diversi danni sono stati riscontrati anche nel giardino cosi detto ‘murato’ dove alcuni esemplari di istrice sono riusciti ad entrare per nutrirsi di rizomi di Iris, il cibo preferito di questi animali dalle abitudini principalmente notturne. Il giardino ‘inferiore’ della Petraia ha avuto dei danni proprio in alcune aiuole dove sono coltivate diverse specie e cultivar ed in particolare l’Iris germanica var. ‘florentina’ quella forma botanica dal fiore color bianco-ghiaccio detto ‘ghiacciolo’ e divenuto poi giaggiolo, nome in volgare di questa specie, una volta spontaneo nei dintorni di Firenze, la città che ha fatto di questa pianta il proprio simbolo.
La tutela e conservazione delle piante coltivate ci ha spinto ad intraprendere questa richiesta d’intervento per la cattura di soggetti di istrice.
Dopo aver scoperto le loro tane e studiato i loro movimenti, sono state distribuite nel parco e nel giardino una decina di gabbie selettive auto-scattanti, dotate di richiami vegetali come patate e mais, che hanno permesso al Corpo di Polizia Provinciale la cattura di ben quindici istrici dimostrando, ancor più, l’alta concentrazione di questo mammifero all’interno di questo luogo.
Immediatamente dopo la cattura ogni soggetto è stato trasportato e immesso in zone idonee in grado di consentire loro protezione e rifugio.
Hanno dato a questo progetto il loro contributo:
Dott.ssa Cristina Acidini, Soprintendente
Dott.ssa Mirella Branca, Direttrice della Villa della Petraia
Arch. Mauro Linari, Direttore dell’Ufficio Parchi e Giardini della Soprintendenza
Andrea Bellandi, Assistente tecnico scientifico
Gianni Simonti, Operatore tecnico specializza
Dott.ssa Simona Pieri, Responsabile della P.O. Caccia e pesca Provincia di Fi.
Dott. Paolo La Conca, Esperto Tecnico della provincia di FI
Ass.Sc. Del Sere Mauro Polizia provinciale
Coltivazioni di Iris nel parco della Villa medicea della Petraia, oggetto delle 'attenzioni' degli istrici