'VETRERIA IN TOSCANA' DI VINCI. "OLTRE IL DANNO, LA BEFFA"
Interrogazione dei consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi
Vetreria in Toscana (ex Cive) di Vinci. I lavoratori disoccupati, spiegano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, "aspettano l’erogazione della cassa integrazione da sei mesi. Dopo il danno la beffa: chiedono un anticipo ma i soldi non arrivano". Rifondazione Comunista "chiede più trasparenza e celerità sulle norme di erogazione degli ammortizzatori sociali". Rifondazione ha presentato un'interrogazione sulla vicenda. Di seguito il testo.
"Da sei mesi i lavoratori della Vetreria in Toscana (ex Cive) hanno chiuso la propria azienda con in cambio un accordo, che da settembre è stato firmato con la Provincia di Firenze, per un anno di cassa integrazione straordinaria diretta ai 24 lavoratori rimasti. Quando dopo il 2005 avvenne la fusione tra la storica Cive e la Fornace di Vinci, con il trasferimento dalla sede di Ponzano per Vinci, la situazione è andata gradualmente peggiorando fino alla chiusura.
I lavoratori disoccupati si aspettavano che l’erogazione della cassa integrazione sarebbe arrivata almeno da Natale scorso. Invece niente. La crisi ne l territorio dell’Empolese Valdesa ha cominciato a mietere vittime nei settori vetrari e della moda, ancora prima che in altri territori. Per questo le pratiche degli ammortizzatori sociali dovrebbero essere sbrigate con attenzione e solerzia considerato che le famiglie di questi lavoratori mantengono il proprio diritto alla sopravvivenza economica e sociale grazie anche a questi soldi.
Infatti presi alle strette, e sicuri del fatto che la cassa sarebbe arrivata entro breve, alcuni di loro allora ha deciso di richiedere un anticipo. Questo secondo un'opportunità offerta dalla Regione proprio per venire incontro alle famiglie dei cassaintegrati di fronte ai ritardi nell'erogazione da parte dell'Inps. A inizio febbraio i lavoratori di Vetreria in Toscana hanno aperto un conto “tecnico” all'istituto di credito banca di Cambiano. Dopo il danno, della perdita del posto di lavoro, la beffa della mancanza di versamenti degli ammortizzatori, neanche l’anticipo in base alle norme di legge.
Rifondazione Comunista richiama l’attenzione sulle norme di erogazione della cassa integrazione, chiedendo venga rispettato con la massima trasparenza nei meccanismi di erogazione e soprattutto vengono tutelati i lavoratori che già gravemente in difficoltà rischiano di farsi vedere scippare il salario dagli interessi degli istituti bancari.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nel ribadire la piena solidarietà ai lavoratori della Vetreria in Toscana (ex Cive) e nel ritenersi preoccupati dalle notizie relative alla mancata erogazione della cassa integrazione già approvata dalla Provincia di Firenze in quanto a tutt'oggi rimangono non corrisposti sei mesi di arretrati; nel richiamare la Provincia di Firenze a svolgere un ruolo realmente incisivo sul controllo dei meccanismi di erogazione degli ammortizzatori sociali chiedono al Presidente della Provincia di Firenze di riferire su quanto sta accadendo alla Vetreria in Toscana di Vinci in merito ai suddetti fatti. Se si è provveduto a verificare il percorso dell’erogazione attraverso gli Istituti preposti e coinvolti nella incredibile vicenda ( Inps; Fidi Toscana; Istituto di credito banca di Cambiano). Altresì chiediamo di sapere quali sono le iniziative assunte dalla Provincia di Firenze verso gli Istituti erogatori della cassa integrazione, sul piano anche della responsabilità sociale e cosa si intende fare per salvaguardare,salari e redditi".