MAGGIO MUSICALE, RIFONDAZIONE: "SPARTITO PER RADIAZIONI E NIENTE STIPENDIO"
Calò e Verdi: "Aspettiamo di conoscere il parere del rappresentante della Provincia nel cda"
Alcuni dei lavoratori del Maggio Fiorentino, "dopo aver subito una dose di radiazioni, con minacce di licenziamento, al rientro non hanno trovato gli stipendi mentre la tournée la prosegue in India. E' l'ennesima goccia che fa traboccare il vaso", denunciano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, che hanno presentato una domanda d'attualità. Per gli esponenti di Rifondazione siamo davanti a "una gestione che non rispetta oltre i diritti sindacali anche quelli contrattuali. In modo opportuno è stata evidenziata la situazione paradossale per cui, oltre agli orari e ritmi stressanti, i lavoratori sono costretti a fare gli straordinari per garantire il programma delle rappresentazioni".
Alla tournée in Giappone, dove si sono trovati in una situazione catastrofica, con il terremoto e la possibilità di assorbire una dose di radiazioni nucleari, "sono stati minacciati di licenziamento per abbandono del posto di lavoro". L’orchestra sinfonica di Berlino ha lasciato dopo poche ore il Giappone, mentre l’orchestra fiorentina è dovuta rimanere fino a che non è ripartita per l’India completando il programma stabilito. A una parte di questi lavoratori che, come da programma, sono rientrati in Italia, "è stato comunicato che gli stipendi sono slittati al mese successivo, mentre il Presidente del Maggio nonché Sindaco di Firenze, con lo staff, vola in India a sentire il concerto dei suoi dipendenti, spendendo una cifra non quantificata, ma che sicuramente poteva essere risparmiata a favore del pagamento dei lavoratori". C'è chi ha i pagamenti "anticipati sulle trasferte e chi invece deve mettere di tasca propria per poi essere rimborsato". Anche nel corso dell'assemblea di ieri mattina, la sovrintendente del Maggio, "è stata oggetto di critiche ben poco velate riguardo alla discrezionalità dei pagamenti nella gestione della liquidità a disposizione. Ci sono fornitori che vengono pagati, altri no. Alcuni artisti vengono pagati, altri no. Non solo si attaccaNO i diritti dei lavoratori ma si persegue una gestione a dir poco trasparente". Rifondazione Comunista chiede che in primo luogo siano rispettati i diritti di chi lavora, in situazione di grande difficoltà non solo economica; che si faccia chiarezza sulle vicende che hanno coinvolto le maestranze del Maggio fiorentino nella tournèe Giapponese e sul "comportamento poco rispettoso" nei riguardi dei lavoratori ma anche della situazione che in Giappone si è venuta a creare con il terremoto.
Calò e Verdi chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e alla Giunta di "riferire sulla situazione del Maggio Musicale nel contesto degli avvenimenti che lo hanno coinvolto e che l’Amministrazione Provinciale si è più volte assunta nel corso delle passate vertenze in riferimento alla mancanza degli obblighi contrattuali". Ci sono elementi di discrezionalità nei pagamenti? Nella gestione della liquidità a disposizione? I criteri di gestione sono sufficientemente trasparenti? A queste domande, i consiglieri di Rifondazioni aggiungono la richiesta di sapere quando l’Amministrazione provinciale farà conoscere dal suo rappresentante nel Cda della Fondazione i dettagli non solo della vicenda vissuta dai lavoratori e dagli artisti del Maggio Fiorentino, durante i giorni di permanenza in Giappone, ma anche la situazione relativa alle relazioni sindacali e al rispetto dei diritti e dei contratti di lavoro.