Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

ATAF, PD PROVINCIA: "CAPIAMO I LAVORATORI"
Azzarello e Giunti salutano il corteo di protesta: "Preoccupati per lo stato delle relazioni industriali"

Una rappresentanza del gruppo del Pd della Provincia di Firenze è scesa a salutare oggi pomeriggio il corteo dei lavoratori Ataf in sciopero per manifestare agitazione sul destino del proprio lavoro e di quello dell'azienda. I consiglieri Adamo Azzarello e Piero Giunti, in particolare, esprimono la propria "preooccupazione per lo stato delle relazioni industriali in Ataf e condivisione con le posizioni espresse dalla segreteria metropolitana fiorentina del Pd" e di cui Azzarello e Giunti hanno rilanciato, come di seguito, i contenuti: "A gennaio, in tempi 'non sospetti', l'esecutivo del Partito Democratico metropolitano ha espresso la sua posizione sull'Ataf, dopo un confronto con gli amministratori dei Comuni soci. Ribadiamo quindi che acquisire forti partner industriali specializzati nel trasporto pubblico che entrino a far parte dell’azionariato e della gestione è l'operazione che potrebbe costituire la strada migliore da percorrere (rapidamente) per tutelare sia i servizi sia l'occupazione. Non si tratta secondo noi di vendere al miglior offerente per non soccombere, né tanto meno di vendere per fare cassa, ma di prendere atto che per dare solidità e prospettive certe di lungo termine all'azienda e al servizio di Tpl nell'area metropolitana, non si può più contare soltanto sui Comuni soci. Questo vale ancor di più nell'orizzonte della riforma regionale e del soggetto unico, nel quale ATAF deve entrare solida e a testa alta.
E siccome al Pd stanno a cuore sia i 120.000 cittadini utenti che i 1.400 lavoratori, riteniamo altrettanto necessario che contemporaneamente, anche per essere sicuri di non svendere, venga elaborato un piano che disegni e quantifichi tali prospettive, con l'obiettivo finale di migliorare il servizio, tramite azioni di riorganizzazione e i necessari investimenti. Un piano da confrontare con le organizzazioni sindacali cercando la massima condivisione possibile. Il rischio da evitare in tutti i modi è quello degli esuberi, su questo la Regione e le nostre amministrazioni locali stanno ben lavorando. Per rilanciare Ataf, a nostro giudizio la prima cosa da fare è riorganizzare e tutelare il patrimonio di professionalità che si sono formate e si stanno formando in azienda. Pensiamo ad esempio ai giovani che hanno un contratto di apprendistato e su cui Ataf ha fatto un investimento anche per quanto riguarda la loro formazione. Chiediamo a tutti gli attori (azienda, sindacati, comuni proprietari) la massima responsabilità e il massimo dialogo per portare a casa tutti insieme questi obiettivi, cioè per tutelare qualità del servizio e il futuro dei lavoratori.
Il nostro impegno è perché alla fine tutti i soggetti che costituiscono l’azienda facciano la loro parte in questo progetto: tutti i lavoratori (autisti, impiegati, dirigenti), ed i soci proprietari (Comuni che devono favorire al massimo l’efficientamento del servizio a partire dalla realizzazione di corsie preferenziali e/o protette).
Dopo i tagli scellerati del governo Berlusconi, rimediati dalla Regione Toscana e adesso recuperati per il 2011 con il decreto sul federalismo regionale grazie all'ottimo lavoro delle Regioni e del Pd nazionale in Parlamento, chiediamo che anche le altre istituzioni facciano la loro parte: lo Stato metta in opera un meccanismo certo e di lungo periodo di finanziamento del servizio (che ha anche un forte valore sociale) reintegrando completamente le risorse; la Regione proceda rapidamente con la riforma regionale basata sull'integrazione ferro-gomma e verifichi la possibilità un fondo incentivante l’esodo dei lavoratori a fine carriera, portando avanti il tavolo regionale permanente con comuni, province, aziende e sindacati; le Province, ai fini del bando regionale, portino a fondo insieme ai Comuni una profonda revisione delle reti di Tpl perseguendo obiettivi di razionalizzazione e sostenibilità ambientale".

04/04/2011 17.39
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze