PROVINCIA, DURO ATTACCO SUI SERVIZI DI PORTINERIA
Rifondazione comunista contesta la Giunta di Palazzo Medici Riccardi
"Sulla pelle dei lavoratori dei servizi in appalto: 5 posti di lavoro soppressi e una riduzione dello stipendio generalizzata per i lavoratori scampati ai tagli". Duro attacco del gruppo di Rifondazione comunista alla Giunta sui servizi di portineria in Palazzo Medici Riccardi. Il capogruppo Andrea Calò e il consigliere Lorenzo Verdi parlano di "intesa recessiva, dannosa e socialmente iniqua". Di seguito il testo della nota.
"La portineria di Via Cavour n° 11 a Firenze è definitivamente chiusa, come voluto fin dall’inizio dalla Giunta Provinciale: cinque posti di lavoro sono stati soppressi nella spasmodica ricerca di risorse. Una decisione miope e arrogante che ha provocato un danno occupazionale inutile e socialmente grave a lavoratori che sono gli ultimi della catena e che già operano in condizioni di sfruttamento e basso regime salariale.
Come ha voluto sottolineare anche l’Assessore al Bilancio della Provincia di Firenze, regista dell’operazione , nessuno viene licenziato ma alcuni sono stati 'accompagnati' alla risoluzione del rapporto di lavoro con un modesto bonus economico mentre per i rimanenti in servizio, di fatto, avranno per mantenere gli attuali posti di lavoro una riduzione dello stipendio pari al 7%. Alla fine è stata convenuta una 'intesa' recessiva sul versante dei diritti, del lavoro e dei salari considerando che le attuali retribuzioni dei lavoratori in appalto non superano forse gli ottocento euro mensili.
Caduto nel vuoto l’appello lanciato da Rifondazione Comunista di non colpire i lavoratori dei servizi esternalizzati ( che sono la prima vera forma di precarietà nel lavoro dipendente) e di non fare cassa sul lavoro e la dignità degli operatori.
Ricordiamo che il taglio deciso nella manovra di bilancio era di circa 200.000 euro appena l’1% del taglio complessivo da 20 milioni di euro operato dalla Provincia di Firenze per compensare le minore risorse erogate dal Governo.
E’ una vergogna !
L’ipocrisia del PD & soci nel sostenere questo inutile contenimento della spesa è stata realizzata sul lavoro e sulla pelle dei lavoratori.
Per dargli, lustro tale manovra viene chiamata riorganizzazione del sevizio.
Inoltre la cosiddetta “riorganizzazione” dovrebbe continuare a tagliare per un ammontare di altri 200.000 euro a partire dal 2012.
Proseguirà l’Amministrazione di centro sinistra su questa strada di attacco al lavoro, ai salari e redditi?
Perché la maggioranza della Giunta non ha individuato le risorse in altre voci di spesa che non ricadono direttamente su posti di lavoro?
Allo stato “dell’arte” rimane attuale la richiesta avanzata da Rifondazione Comunista di revoca del provvedimento riguardante il taglio di posti di lavoro dei servizi di portineria e museali che è stata vergognosamente respinta da Pd, Idv, Sel.
Per noi la partita non è chiusa e non è confinata solo nella Provincia di Firenze, ma anche in Regione Toscana e in molti Comuni dove va fermata questa massiccia espulsione di lavoratori dei servizi in appalto a cui vanno garantiti contratti e tutele".