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AZIENDE AGRICOLE CIRCONDARIO, "IMPEGNO PER LE PRODUZIONI BIOLOGICHE A KM 0"
Le richieste di Rifondazione comunista alla Provincia di Firenze e agli Enti locali

Allarme dall'Osservatorio socio economico dell'Empolese Valdelsa: chiuse altre 50 aziende agricole. Nel momento in cui i prodotti della terra locali e di qualità sono la risposta alla globalizzazione e alla mercificazione, secondo i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, "gli Enti locali non recepiscono e non attuano politiche di supporto e sviluppo ai lavoratori agricoli e ai prodotti locali di qualità. Chiediamo impegni concreti per il lavoro e le produzioni biologiche a Km.0". Sulla questione presentata una domanda d'attualità in Palazzo Medici Riccardi. Di seguito il testo.

"Apprendiamo dall'indagine dell'Osservatorio socio economico dell'Empolese Valdelsa che continua a diminuire il numero delle imprese agricole sul Circondario.
L’indagine del comparto agricolo denuncia il calo di una cinquantina di aziende nel 2010 rispetto al 2009, netto e generalizzato la diminuzione del volume di affari, con una generale tenuta dei profitti da parte delle aziende rimaste ma al prezzo di un forte ridimensionamento dei costi, quello del lavoro e dei salari dei lavoratori in maniera sensibile. In questo ridimensionamento c’è ovviamente una corrispondente riduzione dei diritti e l’aumento del lavoro non specializzato e precario.
Dall'indagine promossa dalla Confederazione Italiana Agricoltori, che rappresenta quasi 800 aziende del Circondario, delle circa duemila della provincia di Firenze, emerge uno dei dati più significativi dal report congiunturale 2010 che è appunto il calo del numero delle aziende. Tra il 2004 e il primo trimestre 2009, si è passati da 2.487 imprese attive a 2.146. Tra 2009 e 2010 (il dato è riferito al terzo trimestre) si è scesi a 2.100, ovvero altre 46 imprese in meno. I settori colpiti maggiormente sono state le coltivazioni di cereali, gli ortaggi e soprattutto olio e vino. Nel momento in cui i prodotti della terra locali e di qualità sono la risposta alla globalizzazione e allo sfruttamento intensivo della natura, gli Enti locali non recepiscono e non attuano politiche di supporto e sviluppo ai lavori dei campi favorendo cosi tutte quelle tematiche di cui molto si parla , tipo le “produzioni biologiche a Km. 0”, ma che poco si investe per attuarle e sviluppale, ricordiamo le aziende più in crisi sono le aziende piccole, con terreni non superiori ai 6 ettari e che la competenza e la sicurezza del lavoro sono l’unica garanzia per lo sviluppo di prodotti biologici di qualità.
Per i suddetti motivi gli scriventi consiglieri provinciali chiedono al Presidente della Provincia e all’Assessore competente, di sapere quali strumenti l’Amministrazione Provinciale intende adottare per la salvaguardia del settore agricolo nel Circondario dell'Empolese Valdelsa, se risponde al vero che i dati denunciati dall’Osservatorio socio economico dell'Empolese Valdelsa, comprendono una tenuta dei profitti delle aziende rimaste, ma con una sostanziale riduzione di diritti, salari e conseguente qualità del lavoro dei lavoratori attivi. Se la provincia di Firenze per le sue competenze, attua politiche di sostegno, particolarmente riferite allo sviluppo delle aziende Biologiche e quali interventi di sostegno al salario e al reddito verranno adottate per i lavoratori, per le piccole aziende agricole, per la promozione dei prodotti locali di qualità".

05/04/2011 15.44
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze