HomeFIRENZE-SIENA, SULL'AUTOPALIO "SOSPESA LA RAGIONEVOLEZZA"
Ma salta la gabella del Primo maggio. Il Pd della Provincia di Firenze: "Il Governo fa di tutto per portarci nell'era preindustriale, aiutando la crisi e non la ripresa. Speriamo bene nell'incontro di lunedì 11 aprile"
Per il prossimo Primo Maggio "il Governo aveva pensato di introdurre il pedaggio sull’Autopalio ma - ironizza il gruppo Pd della Provincia di Firenze - pare che problemi tecnici non lo consentiranno, per il momento". Il Governo rimanda l’introduzione del pedaggiamento "ma sembra non capire che sarebbe l’ora di mettere da parte l’assurda idea del balzello e avviare subito l’urgente e necessario intervento significativo di risistemazione di quella strada". Per il gruppo Pd hanno ragione i sindaci del Chianti: “Mentre il Governo e Anas pensano a come e quando metterla a pagamento, l’Autopalio si trasforma in una strada killer, una strada dissestata che conta una buca ogni due secondi, priva di corsie di emergenze, di adeguate protezioni che impediscano la fuoriuscita dei veicoli, sulla quale i cittadini, i lavoratori, i pendolari e gli studenti che la percorrono quotidianamente mettono a rischio la propria vita e talvolta ne vengono travolti”. E settimanalmente, infatti, "registriamo incidenti mortali e chiusure di quell’arteria stradale, quindi tragedie e disagi alla popolazione e all’economia della zona, con fornitori che non giungono alle fabbriche interrompendo il ciclo produttivo: il governo aiuta la crisi, non la ripresa!".
I consiglieri del Pd auspicano che l’incontro di lunedì prossimo tra i Presidenti della Province di Firenze e Siena, l’assessore Ceccobao e il ministro Matteoli riconduca il Gverno "alla ragionevolezza e riporti la discussione sul piano della serietà. Perché con la Fi-Pi-Li è stato possibile fare un lavoro di ammodernamento mentre sull’autopalio questo non sembra possibile? Perché avendone le competenze la regione Toscana, malgrado le difficoltà di bilancio che sono sempre esistite anche prima che l’attuale governo contribuisse, in barba al federalismo, ad un ulteriore impoverimento delle risorse regionali, provinciali e comunali, ha investito in un piano per la sicurezza dei cittadini e per aiutare l’economia, mentre Anas ha dimostrato di non essere in grado di gestire quanto di propria competenza". Per rifare quella strada ci vogliono investimenti e chiare iniziative pubbliche e private, "non gabelle, perché la sicurezza e lo sviluppo sono condizioni fondamentali per la vita delle nostre comunità". "Noi - concludono i consiglieri provinciali del Pd fiorentino - il Primo Maggio celebriamo la Festa del Lavoro, ricorrenza che ci sta a cuore e che in questo periodo di crisi rivela più di sempre la sua importanza. Lo vorremmo celebrare sapendo che non si parlerà più di balzelli per l’Autopalio e partecipando alle feste che saranno organizzate nei vari luoghi della nostra provincia. Lo vorremmo celebrare per quello che è stato: l’emancipazione del lavoro nella società industriale. Se però il Governo fa di tutto per riportarci all’era preindustriale cosa potremmo mai celebrare? Forse sarà il caso di produrre cartelli e manifesti che segnalino che entrando nell’Autopalio si torna indietro nel tempo, in un luogo dove lo stato di diritto e la civiltà sono temporaneamente sospesi".
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze