CAMPI BISENZIO, "LA PROVINCIA NON FINANZIA SCUOLE MEDIE"
Interessata invece all'utilizzo del piano superiore della scuola Matteucci. L'assessore Di Fede risponde a Franchi e Lensi (Pdl)
I consiglieri provinciali del Pdl Erica Franchi e Massimo Lensi erano intervenuti con una domanda d'attualità sulla vicenda della realizzazione di una nuova scuola media comunale in Via Palagetta a Campi Bisenzio, il cui costo stimato si aggira sui 6 milioni di euro. Chiedevano conto dell'eventuale partecipazione dell'Amministrazione Provinciale alla spesa per il 50% del totale. L'assessore provinciale alle Pubblica Istruzione, rispondendo ai consiglieri, ha fatto presente che vi sono imprecisioni sul costo della scuola media di via Pelagetta, "sulla quale peraltro, occupandoci solo delle scuole superiori, non abbiamo competenze. Dunque noi non contribuiremo. Si tratta di una scuola che il Comune ha intenzione di costruire e dunque spetta solo al Comune di Campi questa scelta". La crescita della popolazione scolastica tra Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Calenzano presenta tratti non paragonabili con altre zone del territorio. In questo quadro si è registrato il fatto che la scuola Matteucci di Campi Bisenzio è parzialmente chiusa dal momento che sono stati riscontrati parametri di sicurezza non rispondenti alla nuove norme. Il piano chiuso è quello superiore. "La Provincia di Firenze - ha spiegato Di Fede - giudica interessante il possibile utilizzo, in comodato d'uso e dopo adeguata manutenzione, di questo piano per venire incontro alle esigenze della succursale dell'istituto Agnoletti. Siamo disposti a intervenire con risorse per ristrutturare il piano a norma e acquisirne l'uso per l'Agnoletti qualora il Comune di Sesto, quello di Campi Bisenzio e il dirigente scolastico fossero d'accordo con l'ipotesi". "La politica scolastica - replica Erica Franchi - e in particolare quella dell'edilizia scolastica devono essere attuate anche in relazione ai tempi e alle difficoltà che stiamo vivendo. A fronte di minori risorse si devono ottimizzare e riorganizzare gli istituti esistenti e non crearne di nuovi, soprattutto se non sono di proprietà dell'Amministrazione provinciale. Stiamo parlando di scuole superiori che non richiedono, come invece le elementari e le medie, una presenza capillare sul territorio, bensì di essere adeguate e modernizzate ai fini di un'offerta formativa efficace".
12/04/2011 11.18