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RIO DI LUCO, ABBATTUTI 64 CINGHIALI E 24 CAPRIOLI
I dati illustrati dal Vice Presidente della Provincia Laura Cantini in risposta a domande d'attualità di Rifondazione, Lega, Pdl e Pd

La Federaccia di Reggello aveva denunciato i rischi presewnti nella zona di ripopolamento di Rio di Luco ripetutamente attaccata da animali randagi. Sulla vicenda hanno presentato domande d'attualità Rifondazione comunista, Lega Nord, Pdl e Pd. La Vice Presidente della Provincia di Firenze Laura Cantini ha fatto il punto in Consiglio provinciale evidenziando che dalle informazioni raccolte emerge che sono effettiamente presenti gatti e cani randagi, ma la competenza a riguardo non è della Provincia di Firenze, quanto del Comune di Reggello che deve regolare le attività sul randagismo sia di cani e gatti. Si verifica che spesso persone che soggiornano nella zona, venendo da fuori, lasciano liberi i cani. Circa le attività di controllo anche la polizia provinciale può e deve, qualora venga a contatto con animali di questo tipo, catturarli. Per quanto riguarda le competenze in ordine alla Polizia provinciale da febbraio dell’anno scorso sono stati abbattuti, tra l'altro, 10 volpi e 36 cornacchie per tutelare lepri e fagiani, e 64 cinghiali e 24 caprioli tra gli ungulati, che possono determinare incidente stradali. "Il cerino, dunque, torna al Comune di Reggello - commenta Andrea Calò per Rifondazione - Mancano di fatto strumenti di monitoraggio per una zona che continua a essere messa in crisi negli equilibri faunistici. Defilato, a nostro avviso, è il ruolo della Provincia di Firenze in materia di tutela e salvaguardia della fauna e dei territori. Rimane ancora grave il problema degli ungulati in una zona caratterizzata da una scarsa visibilità sulle strade". "Non concordo - dice per parte sua Marco Cordone della Lega Nord - con il fatto che non sia compito della Provincia la questione di Rio di Luco. Credo che l’interlocutore di questi problemi non possa essere unicamente il Comune di Reggello. Quello che emerge è che il fenomeno denunciato non è monitorato e potrebbe essere la Provincia a farlo". "C'è il rischio di compromettere un’area venatoria importante - dice Samuele Baldini per il Pdl - Si ripropone l'annoso problema di chi fa cosa". Per Piero Giunti (Pd) "bisogna anche dare atto di quello che l’assessore ha spiegato. Cci troviamo di fronte a due problemi ben distinti: quello del randagismo e quello della presenza degli ungulati in una zona che, specialmente nel periodo invernale, è soggetta alla nebbia, con molti pericoli se caprioli e cinghiali attraversano la strada. Credo che sia importante mettere in cantiere un raccordo con i Comuni per capire come intervenire tutti insieme nell’approcciarsi a questo difficile problema, magari coinvolgendo la Commissione provinciale competente".

18/04/2011 16.31
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze