Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

ERICA FRANCHI (PDL): "ATTENTI AL BURQA INVISIBILE"
Intervento del consigliere provinciale su alcuni aspetti sollevati dalla questione moschea a Firenze

"Il rischio non è la moschea: il rischio è quello di una nuova segregazione di genere": Erica Franchi, consigliere provinciale del Pdl di Firenze, fondatrice del gruppo di opinione “Non voglio scegliere fra il tacco 12 e le pentole”, torna con un intervento su alcuni aspetti della questione.

"Vedo che l’imam di Firenze sceglie con accuratezza i suoi interlocutori. Costruire la moschea a Firenze è il suo obiettivo primario. Quindi ascolta solo le voci che sull’argomento gli offrono aperture di credito, ma ignora quelle che oltre alla moschea gli chiedono conto di altri e ben più pressanti e socialmente rilevanti argomenti. Risponde a Razzanelli e invita i rappresentanti della Lega in moschea. Ovviamente tratta con gli uomini e ignora le richieste che gli ho rivolto più di un mese fa in una lettera aperta sul quotidiano La Nazione. Il problema non è chi rappresento, il problema è che sono una donna. Mi ritengo profondamente offesa da tutto questo: non solo dal presidente nazionale dell’Ucoii che, mi pare di aver letto, non ha ancora firmato la Carta dei Valori della cittadinanza e dell’integrazione stilata dall’allora Ministro degli Interni Amato e che probabilmente agisce in base ad un modello culturale profondamente radicato che gli è proprio e che neppure il vivere in un contesto occidentale scalfisce, ma anche da tutti i politici italiani, maschi, che ignorano i problemi che ho sollevato nella lettera, e continuano a muoversi nel filone rappresentato da un dibattito ristretto e culturalmente miope: moschea si, moschea no; è meglio una sola grande o tante piccine; chi paga e chi no; e invece non si preoccupano degli aspetti socio culturali legati alla costruzione di una grande moschea nel cuore di Firenze. Alla necessità di garantire a tutte le generazioni future una società sì plurale, ma nel contempo democratica e liberale. Non si preoccupano di aprire un dibattito sul modello culturale islamico e sull’impatto che esso ha ed avrà sulla società italiana ed occidentale e sulla donna in particolare, sul suo diritto alla libertà e alla parità. Le voci degli uomini, anche di molti uomini che ci rappresentano politicamente, parlano una lingua che ignora le donne, che le esclude dal dibattito in corso, che getta loro addosso un burqa invisibile ancor più pericoloso di quello visibile".

19/04/2011 12.46
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze