DENUNCIATE LE CARENZE DEL SERVIZIO FERROVIARIO
Domanda d’attualità di Rifondazione Comunista contro il licenziamento di ferrovieri in Liguria
(19 gennaio 2004) – In apertura del Consiglio Provinciale una domanda di attualità sui ferrovieri licenziati da Trenitalia perché hanno mostrato gravi ed inammissibili carenze di sicurezza sulla linea ferroviaria ligure, proposta dai consiglieri D’Amico, Parotti e Targetti di Rifondazione Comunista. “Tutte le organizzazioni sindacali hanno stigmatizzato il fatto – ha risposto l’assessore ai trasporti Mirna Migliorini – ed anche il Presidente della Regione Liguria ha chiesto il ritiro immediato del provvedimento. I lavoratori intendevano sottolineare la mancanza di sicurezza e che noi, come Amministrazione provinciale, abbiamo sottolineato documentando la situazione nel nostro territorio sia a Trenitalia che alla Regione. Questo elemento è un’ulteriore sottolineatura della scarsa manutenzione, della non regolarità dei treni, del taglio eccessivo degli organici alle ferrovie. E scriverò, con l’assessore al lavoro Filippelli, alla Regione Toscana perché si faccia interprete di un adeguato controllo delle condizioni del contratto di servizio”. Targetti ha ricordato come i dirigenti di Trenitalia, ascoltati in terza commissione, sui disagi dei passeggeri non hanno risposto sui turni dei capitreni e macchinisti che arrivano fino a 15-18-20 ore di lavoro consecutivo. “Non risposero – ha detto Targetti – perché i dati devono rimanere interni all’azienda. Proprio questi turni possono provocare errori umani. Tanti sono i segnali guasti e non posti sotto manutenzione. Quante volte le vetture hanno tutte e quattro le porte guaste ed i viaggiatori, in caso di emergenza o d’incendio, non possono scendere, per non parlare dei guasti al riscaldamento, i problemi di batterie scariche, la scarsa illuminazione soprattutto nei treni notturni dove viaggiano persone con pochi soldi e pagano tariffe più basse. Con questi licenziamenti si da il segnale che queste cose non si devono dire. E’ per questo che si licenzia. Credo che la Provincia e la Regione, per il rispetto del contratto di servizio, debbano chiedere che il ritiro di questi licenziamenti”.