PRIMO MAGGIO, GLI AUGURI DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ANDREA BARDUCCI AI LAVORATORI
D'accordo con Rossi per una proposta di legge regionale sul lavoro durante le festività
“La difesa dei diritti e delle tutele costituzionali di lavoratori e lavoratrici non sono fatti scontati”. “Il Primo Maggio è da sempre un’occasione di socialità e di riflessione nell’ambito di una festa. E’ un momento di riposo dal lavoro, che serve anche a pensare alla sostanza e alle dinamiche del lavoro stesso, che è il primo dei diritti sanciti dalla nostra Costituzione”. Questo è quanto afferma il Presidente della Provincia di Firenze nel messaggio di auguri “per un Primo maggio sereno e felice” inviato a suo nome e a quello della Giunta Provinciale “a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori del territorio fiorentino”.
“Il percorso verso una realtà coerente col dettato costituzionale è purtroppo ancora in corso – scrive Barducci nella sua nota - e la battaglia contro lo sfruttamento e la negazione dei diritti dei lavoratori italiani e stranieri non è ancora conclusa. Dobbiamo inoltre tutti lavorare per allontanarci dalla mediocrità e dal quadro di ingiustizia che questa crisi economica ha accentuato, perché un mercato del lavoro più mediocre sarà un mercato del lavoro più ingiusto”.
Secondo il Presidente della Provincia: “La difesa dei diritti e delle tutele costituzionali di lavoratori e lavoratrici, l’impegno del movimento sindacale ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale non sono fatti scontati, sono fatti e principi assai più ‘sacri’ di tante festività che non oseremmo mai discutere: sono la garanzia del rispetto delle regole di convivenza civile e democratica, e mi trova d’accordo una proposta di Legge Regionale che tuteli assieme le festività civili e religiose più importanti per la nostra comunità. Per questo io vorrei che domenica primo maggio tutti i lavoratori fossero consapevoli che è la loro festa, che il lavoro che svolgono ogni giorno nella nostra comunità è importante, e che questo non è dimenticato né sottovalutato da nessuno”.