"LA LINEA 18 PREOCCUPA QUERCETO E COLONNATA"
Rifondazione comunista raccoglie la protesta che si è verificata il 30 aprile
Nuova protesta dei cittadini dei quartieri di Querceto e Colonnata del Comune di Sesto Fiorentino "che - avvertono i consigliero provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - con un presidio sotto il Municipio organizzato il 30 aprile hanno protestano contro il taglio della Linea 18 e la conseguente riorganizzazione del trasporto che escluderebbe completamente la circonvallazione nord da ogni collegamento". Una scelta "ingiusta e iniqua" che "attacca il diritto alla mobilità: sono state ignorate da Ataf e dal tavolo tecnico delle direzioni tutte le proposte avanzate dai cittadini, nonostante che continuano a crescere disagi e criticità sociali". Grave sarebbe "il comportamento assunto dal Sindaco di Sesto Fiorentino che sceglie di defilarsi e di lasciare la popolazione senza un adeguato appoggio e alcuna rappresentanza". Rifondazione Comunista esprime "sostegno alle richieste della protesta e chiede la revoca dei provvedimenti". I consiglieri Calò e Verdi hanno presentato uan domanda d'attualità. Di seguito il testo.
"Sabato 30 aprile i cittadini residenti dei quartieri di Querceto e Colonnata del Comune di Sesto Fiorentino hanno tenuto un nuovo presidio di fronte al Comune per protestare contro il taglio della linea 18 e la conseguente nuova riorganizzazione del trasporto che escluderebbe completamente la circonvallazione nord da ogni collegamento.
Si tratta della seconda clamorosa mobilitazione fatta dalla popolazione, la prima fu tenuta lo scorso 5 marzo per contestare una scelta iniqua, ingiusta che di fatto “…privava una intera zona di un servizio di trasporto pubblico…”.
Ciò che amareggia ed esaspera la popolazione è la modalità con la quale si è provveduto a sopprimere una linea che collega questo pezzo di territorio sestese ai servizi pubblici essenziali ospedali, ASL, distretti e scuole senza prevedere mezzi di mobilità alternativa. Così come continua ad essere allucinante il percorso di ritorno dei cittadini che da Firenze rientrano a Querceto e Colonnata.
Una decisione presa sopra la testa delle fasce più deboli alle quali viene cancellato il diritto alla mobilità e la possibilità di utilizzare un servizio pubblico integrato e funzionale ai bisogni sociali.
Alla superficialità e all’approssimazione di ATAF e del famoso tavolo tecnico delle direzioni che si occupano della mobilità, al quale ha partecipato anche il Comune di Sesto Fiorentino, i cittadini continuano ad evidenziare l’indisponibilità di tutti gli attori gestore/istituzioni a raccogliere ogni indicazione utile da essi fornita per contrastare la cura draconiana che sopprime una linea ad alta valenza popolare e sociale.
Ai danni del governo causati dai tagli al trasporto pubblico si sono assommati quelli prodotti da ATAF e dai comuni soci che hanno azzerato a tavolino il vecchio percorso del 18.
I cittadini hanno nel tempo hanno avanzato numerose richieste e proposte quali l’uniformità del servizio, una adeguata penetrazione delle fermate in tutte le zone e soprattutto la salvaguardia del servizio a rete integrato , in ultima, consapevoli della diminuzione delle linee, hanno richiesto “…che tutto il territorio almeno fosse adeguatamente coperto e raggiungibile. Magari invece di attendere dieci minuti un autobus lo attenderemo venti o venticinque ma almeno avremo un servizio…”.
L’Amministrazione Comunale di Sesto Fiorentino che ha ricevuto la protesta dei cittadini ha “ripromesso” a breve un nuovo incontro tra lo stesso Comune, la Provincia di Firenze, i dirigenti di ATAF per discutere la “possibile riorganizzazione del TPL sfilandosi, questa volta, da un ruolo di rappresentanza sociale e assumendo il ruolo “ambiguo e indistinto” di garante.
Un vero e proprio cambio di giubba operato dal Sindaco di Sesto Fiorentino e non gradito dai cittadini, che il 5 marzo avevano ricevuto proprio dal primo cittadino rassicurazioni di una adeguata rappresentanza dei bisogni e delle istanze sociali espresse in materia di mobilità e ora si vedono sottrarre il suo appoggio.
Tale comportamento è stato duramente stigmatizzato da tutti quei cittadini che , attraverso firme , petizioni, mobilitazioni, proposte e proteste ha evidenziato , criticità, disagi e ogni sorta di ingiustizie.
Nel frattempo la mobilitazione non si ferma anzi si allarga poiché oltre ai residenti di Colonnata e Querceto si sono uniti il comitato dei cittadini del Neto.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista
nel ribadire il proprio sostegno alle richieste avanzate dai cittadini dei quartieri di Querceto e Colonnata nel Comune di Sesto Fiorentino contrari allo smantellamento della linea 18 dal loro territorio
nel richiedere un concreto ripensamento delle decisioni assunte da ATAF e dall’Amministrazione Provinciale invitando quest’ultima ad onorare l’impegno assunto a difendere e riqualificare il tpl nelle zone fortemente penalizzate dal punto di vista della mobilità
nel ritenere grave il comportamento assunto dal Sindaco di Sesto Fiorentino che abbandona i cittadini sul piano della rappresentanza istituzionale ddi un adeguato rispetto del diritto alla mobilità
chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire e chiarire i motivi che ha tutt’oggi non hanno portato il tavolo tecnico e istituzionale a confermare l’entità dei tagli sulla linea 18 isolando completamente da ogni forma di collegamento la zona nord del Comune di sesto Fiorentino,
i motivi per i quali a tutt’oggi non si è coperta la soppressione della linea con una adeguata integrazione e penetrazione dei servizi
se è stata valutata attentamente la ricaduta di tale decisione proprio in termini sociali (anziani, lavoratori, studenti ecc.),
quale ruolo intende assumere l’Amministrazione Provinciale di fronte ad una scelta così dannosa e ingiusta verso la quale la mobilitazione popolare continua ha rivendicare il rispetto al diritto alla mobilità e una adeguata attenzione ai bisogni sociali- primo fra tutti il trasporto
se la Giunta provinciale intende raccogliere l’appello e le proposte dei cittadini dei quartieri di Querceto e Colonnata e del Neto revocando l ‘entità dei tagli e delle soppressioni".