IL DECENTRAMENTO DELL'UNIVERSITA' NELLA PROVINCIA DI FIRENZE
Bilancio e prospettive in un convegno venerdì 23
Sono attualmente 18 i corsi di studio dell’Università di Firenze che si svolgono in varie sedi nella provincia di Firenze. Lo sviluppo dell’ateneo in un’area più vasta di quella urbana è cominciato con la scelta di edificare il polo scientifico di Sesto fiorentino - oggi una realtà consolidata e destinata a crescere – e negli ultimi anni ha avuto un impulso decisivo, in collaborazione con l’amministrazione provinciale.
Scandicci, Calenzano, Empoli, San Casciano, Figline Valdarno, ma anche Vaglia (e fra qualche anno forse il Mugello) accolgono insediamenti universitari: per l’ateneo non è solo una necessità “funzionale” legata alla ricerca di nuovi spazi, ma la scelta di un rapporto con le realtà locali che fa incontrare l’esigenza di formazione superiore con la vocazione del territorio.
L’occasione per un bilancio e una valutazione delle esperienze in atto è il convegno “Università e territorio. Il decentramento dell’Ateneo nella Provincia di Firenze” promosso congiuntamente dall’amministrazione provinciale e dall’Ateneo, nell’ambito delle iniziative per la ricorrenza degli 80 anni dell’Università, in programma venerdì 23 gennaio prossimo presso la sala Luca Giordano della Provincia (via Cavour, 1).
I lavori si apriranno alle 10 con le relazioni del presidente Michele Gesualdi su “La Provincia di Firenze, come grande area universitaria”, del rettore Augusto Marinelli su “L’Università di Firenze da Università della città a Università dell’area metropolitana” e con l’intervento di Alberto Magnaghi su “Per una Toscana delle Toscane. Il decentramento dell’Università come fattore di sviluppo dei sistemi territoriali locali”.
Nel corso della giornata intervengono nella discussione i sindaci dei comuni della provincia dove sono stati realizzati gli insediamenti universitari e i docenti responsabili dei vari corsi di laurea decentrati. Il programma è disponibile su www.anniversario.unifi.it