APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE 2004
Licenziato anche il bilancio di previsione 2004 dell’Agenzia per il Turismo della Provincia
(22 gennaio 2004) – Il Consiglio Provinciale ha licenziato il bilancio di previsione 2004 (20 voti a favore: la maggioranza di centrosinistra e 12 contrari: Prc e Casa delle Libertà) ed il bilancio di previsione 2004 dell’Apt di Firenze (23 sì: la maggioranza e Rifondazione Comunista e 9 astensioni: la Casa delle Libertà). Quattordici gli interventi. Secondo Donati (FI) la maggioranza si è sempre lamentata della carenza di fondi da parte dello Stato: “Gli avanzi di amministrazione denotano invece il contrario. C’è una difficoltà, da parte dell’ente – ha detto Donati – a spendere. Meno male che nel 2003 si è riusciti, almeno in parte, ad ovviare a questa contraddizione riutilizzando soldi del bilancio 2002. Per quanto ci riguarda concludiamo questa esperienza nella consapevolezza di aver svolto, da minoranza, il nostro ruolo di controllo e di stimolo”. Cantini (Misto-Riformisti) ha evidenziato come la macchina della Provincia funziona a pieno regime “e la lasciamo – ha sottolineato Cantini – con l’auspicio che il prossimo pilota sappia guidarla con altrettanta capacità, migliorandone le prestazioni”. Targetti (Prc) ha mostrato apprezzamento per la sensibilità mostrata dalla Giunta sui temi internazionali con investimenti che hanno toccato i 190 mila euro. “Apprezzamento anche per il Consiglio degli Stranieri – ha detto Targetti – ma esistono ancora elementi di dissenso. La Giunta non ha voluto vedere nei suoi atti concreti la crisi del cosiddetto “modello Toscano” che prevede un liberismo temperato nella privatizzazione dei servizi. Un modello che non ha portato ai cittadini nessun miglioramento”. Vignoli (Ppi-Margherita) ha parlato dei tagli fatti agli Enti locali: “Il governo afferma di non aver aumentato le tasse ma è troppo facile affermarlo se poi si tagliano i trasferimenti. La Provincia – ha precisato Vignoli – dal ’99 non ha mai aumentato le tasse, se lo ha fatto lo ha fatto di poco. C’è stata quindi una buona amministrazione: sulle scuole, sulla viabilità, sulla cultura e sul turismo. Unico problema, la centrale del Latte. Noi vogliamo entrarci purchè vengano rispettati certi parametri e certe difese”. Di parere opposto Bertini (FI): “Tutto il Consiglio dovrebbe riflettere sui risultati che non esistono. Tanti progetti hanno superato la fase progettuale ma è lontanissima la fase attuativa. Auspico – ha concluso Bertini – che il centrodestra esca rafforzato dalle prossime elezioni per essere vera alternativa”. Positiva la posizione di Pancani (PdCI) che ha sottolineato quali e quanti progressi siano stati fatti nel campo delle politiche sociali ed in particolare sui temi della disabilità. “Dobbiamo puntare alla piena attuazione della legge 68 – ha spiegato Pancani – caposaldo per l’inserimento dei disabili al lavoro. Occorre un monitoraggio continuo ed aggiornato dei dati e dei numeri sulla qualità dell’occupazione dei disabili”. Parotti (Prc) ha ribadito il loro legame al vecchio modo di fare politica: “non siamo per gli storm mind, per la governance, per la new economy, per i global service. Le grandi parole dei politici – ha detto Parotti – sono il modo per sfruttare meglio i lavoratori”. Una lunga disamina è stata fatta da Cecconi (Ds): “La Provincia, pochi anni fa, era considerata un ente inutile e dannoso. Ora ha recuperato competenze e ruoli e lo si vede nell’impegno sulla viabilità e trasporti, sui piani territoriali di coordinamento, sul piano dei rifiuti. La Provincia – ha detto inoltre Cecconi – ha riconquistato un rapporto col territorio, soprattutto con le zone più marginali”. Corsinovi (Udc) ha illustrato i numeri di questa amministrazione: “Nel 2001 la Provincia aveva 794 dipendenti a tempo indeterminato. Al 31 dicembre 2003 i dipendenti erano 840 cui vanno aggiunti una novantina a tempo determinato. Tante assunzioni ma anche tanti nuovi incarichi professionali – ha puntualizzato Corsinovi – e nonostante tutti questi nuovi assunti e la cosiddetta informatizzazione dell’ente, la Provincia dispone di 2272 personal computer cioè due computer e mezzo per ciascun dipendente, questa giunta ha continuato nel deprecabile ricorso alle consulenze esterne. Sulle spese ci sono procedimenti che dovrebbero, da tempo, essere conclusi e di cui si parla da anni ma i cui lavori non sono ancora completati e, in alcuni casi, neppure iniziati. Lancio una sfida: se è vero che è stata riorganizzata al meglio la macchina amministrativa dell’ente perché non ci presentate anche il bilancio consuntivo 2003 prima di lasciare campo libero ai nuovi amministratori provinciali?”. La consigliera Campi (Ds), Presidente della Commissione Pari Opportunità, ha introdotto la discussione sul bilancio di genere: “Si stanno facendo in tanti stati europei e, in Italia, in Provincia di Genova, di Modena e nella Regione Emilia-Romagna. Anche la Provincia di Siena ha avviato questa sperimentazione con un gruppo di lavoro. Tutta la politica di genere è stata vista di buon occhio dall’amministrazione – ha spiegato Campi – e quindi deve fare un salto di qualità inserendo nel bilancio anche questa parte”. Negativo il giudizio di Massai (An): “Ci sono dei punti deboli nel bilancio e parlo dei trasferimenti. Sia quelli dallo stato, che sono diminuiti per la Provincia ma che di fatto non sono diminuiti ma aumentati di 30 mila euro. Grosso invece è il ridimensionamento dei trasferimenti da parte della Regione – ha detto Massai – con meno risorse per 7 milioni di euro”. Anche D’Amico (Prc) ha presentato alcuni numeri: “Registriamo la diminuzione delle spese correnti di circa il 3% in funzioni importanti come la Pubblica Istruzione, gestione del territorio, politiche sociali e sviluppo economico. C’è, invece, un incremento delle spese generali di amministrazione. Sulle privatizzazioni dei servizi – ha ribadito D’Amico – chi paga sono sempre i lavoratori”. Bevilacqua (FI) ha lamentato la mancanza di trasparenza in questo bilancio: “L’ultima versione è arrivata a dibattito iniziato – ha detto Bevilacqua – ed il piano triennale degli investimenti è stato modificato. Tre relazioni su quattro hanno avuto come minimo comune denominatore l’attacco al governo Berlusconi. E’ un tentativo di assolvere la propria incapacità di amministrare, scaricando questa responsabilità sulle azioni di governo”. Per Bandinelli (Ds) invece si tratta di un bilancio con i conti a posto. “Abbiamo creato le condizioni essenziali perché i nuovi amministratori possano metterci del loro in termini di nuove idee, progetti ed azioni. Avverto – ha detto infine Bandinelli – l’esigenza di svolgere un’iniziativa assai energica e capillare per la scuola pubblica. Perché se la scuola viene svuotata ci sarà un impoverimento generale di un’intera generazione”. Nelle repliche l’assessore al turismo Del Lungo, ha sottolineato il valore del settore turistico come chiave di volta dello sviluppo locale ed ha ricordato il successo del sistema turistico territoriale che, con la creazione di reti e sinergie, ha contribuito non poco a migliorare la qualità della vita in Provincia. L’assessore al bilancio Masi ha invece spiegato che “non si tratta di un bilancio di congedo, come è stato detto da alcuni consiglieri nel corso del dibattito. E’ stato necessario riflettere su alcune scelte – ha detto Masi – come il decentramento, il global service per la Firenze-Pisa-Livorno, l’autonomia per l’Apt e la Srl di Mondeggi. E’ un bilancio non rigido, non indebitato e che non ha raschiato il fondo. Il bilancio di genere non è estraneo ai principi della Provincia. Infine il Presidente Gesualdi: “Una Provincia che è cresciuta e che un’indagine del Sole 24 Ore la pone al primo posto per qualità della vita. La Provincia sta crescendo – ha sottolineato Gesualdi – che fornisce servizi indispensabili e che viaggia per garantire ai cittadini uno stato sociale migliore. Vogliamo continuare a dare buoni servizi”.