TERZA CORSIA A1, STRADE PROVINCIALI. RIFONDAZIONE CONTESTA DELIBERA
Nota dei consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi
Sull'approvazione della delibera da parte del Consiglio provinciale con due schemi di convenzione tra la Provincia di Firenze ed Autostrade per l’Italia relative alla disciplina degli obblighi transitori e permanenti per la terza corsia della autostrada A1 Milano Napoli, nel tratto Barberino di Mugello–Firenze, e alla riqualifica e la manutenzione delle SS.PP. n. 107 e 131, i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi ha rilasciato la seguente nota.
"La Provincia stipula due convenzioni con società Autostrade per la riqualifica e la manutenzione delle strade di competenza interessate dai lavori: Rifondazione Comunista esprime il proprio dissenso denunciando gravi lacune in termini di tutela ambientale e sanitaria e scarso coinvolgimento dei cittadini; alla fine solo un'enorme colata di cemento.
Il copione è ormai noto, e come per l'Alta Velocità e la Variante di Valico in nome di un presunto interesse generale e di uno sviluppo scriteriato la salute dei cittadini e il patrimonio ambientale, paesaggistico e i delicati equilibri di un ecosistema compromesso ne divengono le vittime sacrificali.
Nello specifico delle due convenzioni, la Provincia guarda in modo ragionieristico alla sola questione della viabilità di cantiere, ignorando e considerando come marginali la difesa del suolo, le emissioni inquinanti prodotte dai mezzi e le polveri derivanti dalle lavorazioni.
A nulla sono valsi i richiami e le denunce fatte dal Comitato Civico del Cornocchio, dai tanti cittadini di Barberino di Mugello, il procedimento per la realizzazione del progetto va avanti senza che nessuno studio approfondito e dettagliato sia stato realizzato relativamente agli impatti ambientali e ai necessari strumenti di prevenzione e monitoraggio.
Le stesse prescrizioni contenute nella Valutazione Ambientale risultano del tutto superate e inadeguate dopo che alla fine del 2010 la modifica del progetto voluta da Società Autostrade ha completamente stravolto le caratteristiche dell'infrastruttura.
L'arroganza di Società Autostrade e la complicità delle Amministrazioni locali porteranno in dono un vero e proprio lastricato di cemento, la stazione di servizio “Bellosguardo” che sarà realizzata letteralmente spianando una vallata e avrà l'assurda estensione di 360000 mq.
Per Calenzano, nonostante le rassicurazioni degli amministatori locali, gli effetti della nuova grande opera rischiano di produrre pesanti ricadute sul versante idrogeologico e dell'inquinamento se si considera che secondo le previsioni, la nuova galleria di 7 km di Santa Lucia, introdotta dall'ultima modifica del progetto, riverserà lo smog proprio verso il territorio di quel comune.
Alla luce di una valutazione complessiva sul progetto il Gruppo Prc ha espresso voto contrario sulle due convenzioni richiedendo formalmente che la questione ambientale e sanitaria venga ripresa e approfondita all'interno della Commissione Consiliare competente con un'analisi specifica sul progetto di realizzazione dell'area di Bellosguardo. Riteniamo doveroso non rassegnarsi e intraprendere tutte le strade ancora possibili per una revisione del progetto e per l'attivazione di adeguati e funzionali strumenti di costante controllo e vigilanza sulla realizzazione dei lavori".