IL DECENTRAMENTO DELL'UNIVERSITÀ
Gli interventi di Gesualdi e Marinelli al convegno in Palazzo Medici Riccardi
Il decentramento dell’ateneo fiorentino è occasione di un rapporto proficuo con il tessuto sociale ed economico locale. Bilancio più che positivo, perciò, per le esperienze che nella provincia di Firenze hanno avvicinato il luogo dell’alta formazione al territorio provando ad interpretarne le specificità. Ne hanno parlato oggi, nel corso di un convegno promosso dalla Provincia di Firenze e dall’Ateneo - nell’ambito delle iniziative per la ricorrenza dei suoi 80 anni - i sindaci dei comuni della provincia dove sono stati realizzati gli insediamenti universitari e i docenti responsabili dei vari corsi di laurea decentrati. In apertura gli interventi del Presidente Michele Gesualdi e del rettore Augusto Marinelli.
“Il decentramento del sapere nella nostra provincia è un investimento per lo sviluppo – ha spiegato il Presidente della Provincia Michele Gesualdi - Rappresenta non solo un obiettivo da raggiungere ma una realtà in avanzata fase di realizzazione”. A Scandicci sono decollati i corsi di moda e di design, in una sede provvisoria in attesa che siano terminati i lavori nella prestigiosa Villa di Castelpulci. La ristrutturazione è in corso e si prevede che entro due anni l’edificio possa essere consegnato all’Università. Ospiterà corsi di moda di valenza europea e sosterrà il vasto sistema moda presente nel nostro territorio. E’ una realtà il decentramento a Empoli, dove è in atto a livello amministrativo un interessante esperimento istituzionale con la costituzione del Circondario Empolese. E’ una realtà Figline Valdarno. E’ una realtà Calenzano con i corsi di disegno industriale nel cuore dell’area industriale fiorentina. La Provincia, la Comunità Montana, il Comune di Borgo San Lorenzo – ha ricordato inoltre Gesualdi - stanno poi lavorando con l’Università per organizzare a Luco di Mugello, nell’antico convento camaldolese, il corso di laurea in Scienze della produzione animale. Il Convento, che ha già ospitato l’ospedale del Mugello, è da alcuni anni in stato di abbandono. Verrà acquistato e ristrutturato dagli enti locali come sede stabile dei corsi universitari.
“L’Università è nata a Firenze 80 anni fa dal moto di orgoglio delle realtà fiorentine e fu costituito per questo un consorzio con vari enti locali – ha ricordato il rettore Marinelli – Anche oggi l’Ateneo fa del rapporto con il territorio un punto di forza e uno strumento di sviluppo”. “Per il livello di maturazione che ha raggiunto il decentramento universitario negli ultimi anni – ha detto Marinelli – è arrivato il momento di scrivere nuove regole con le istituzioni e gli enti territoriali ed è questa l’occasione per far nascere una fondazione universitaria, a cui partecipino la regione, i comuni e le province sedi dell’Università, le fondazioni bancarie, le camere di commercio: può essere essenziale per contribuire allo sviluppo della domanda e dell’offerta universitaria e per recuperare le risorse necessarie. Già altri atenei l’hanno realizzata, a Firenze siamo rimasti ancora allo stadio di ipotesi”. Il rettore ha sottolineato, inoltre, che se a livello regionale si tornerà a parlare di tassa di scopo “l’Università non può rimanere fuori dagli obiettivi a cui rivolgere questo strumento”.