IL MEDITERRANEO E LE CITTA'
Prospettive economiche, culturali e spirituali tra le città, le regioni e i popoli del Mediterraneo. Una tre giorni promossa dalla Fondazione Giovanni Paolo II
“Senza Firenze e senza la Toscana il mondo sarebbe stato diverso e oggi apparirebbe umanamente più povero”. Parole di Giovanni Paolo II ai vescovi toscani, il 13 giugno 1986, che fanno da sfondo a una tre giorni di riflessione sulle ricchezze e sulle speranze del Mediterraneo osservate secondo ottiche integrate fra economia, cultura, religioni nonché in rapporto agli scambi fra città, regioni e popoli: Il Mediterraneo e le città - Colloquia Mediterranea.
L'appuntamento, sostenuto dal contributo e dal patrocinio della Regione Toscana e dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, si è aperto nel Salone Brunelleschi dell'Istituto degli Innocenti domenica 15 maggio e si è concluso con l'ultimo interessante incontro nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi martedì 17 maggio.
"Apprezzo profondamente il valore sociale, politico e scientifico dell’incontro organizzato dalla Fondazione Giovanni Paolo II", ha commentato il Presidente della Provincia Andrea Barducci, che purtroppo non è potuto intervenire personalmente al dibattito. "Stiamo assistendo ad una straordinaria presa di consapevolezza dei propri diritti sociali non solo da parte delle classi più deboli del sistema ma l’esigenza e la rivendicazione della libertà arriva in maniera trasversale, da una cospicua parte di società non più disposta a farsi ingannare da modelli democratici discutibili e non sostanziali. Siamo di fronte ad una rivolta che ha il sapore della gioventù, una rivolta che corre veloce, fatta dai giovani della generazione di internet. Dobbiamo riflettere seriamente sui cambiamenti in corso nel “nostro” Mediterraneo, per non trovarci impreparati, per non cadere in una deriva civile, sociale, culturale e politica. La Provincia di Firenze insieme alla Regione Toscana ha già deciso di far la propria parte nel rispetto di una cultura dell’accoglienza che è propria di questa terra, testimone da sempre di valori umani e morali".
La manifestazione si è sviluppata in diverse sessioni:
la prima presso l'Istituto degli Innocenti dal titolo “Il mare del dialogo”; le successive lunedì 16 maggio nella mattina “Le città del Mediterraneo” e nel pomeriggio “Culture e religioni nel Mediterraneo”. Il colloquio è proseguito la mattina di martedì 17 con la sessione dedicata alle tematiche delle migrazioni “Il mare dell'accoglienza” per concludersi – in sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi, con la sessione dedicata al “Futuro del Mediterraneo”.
Fra i relatori il vicepresidente del Senato Vannino Chiti, la scrittrice libanese Hoda Barakat, il sindaco di Sarajevo Alua Behmen, il direttore di “Limes” Lucio Caracciolo, il direttore del “Centro per il dialogo” islamo-cristiano Mustafa Cenap Aydin, il rabbino capo della comunità ebraica di Roma Riccardo Di Segni, il francescano Ibrahim Faltas della Custodia di Terra Santa, i professori Franco Cardini e Khaled Fouad Allam, il Rettore dell’Università araba di Gerusalemme Sari Nusseibeh, il Segretario emerito del Pontificio Consiglio Migrantes il vescovo Agostino Marchetto, il presidente di Rondine Cittadella della Pace Franco Vaccari, gli eurodeputati Lapo Pistelli e David Sassoli, il presidente UCOI Izzedin Elzir.
Fra gli ambasciatori presenti quelli di Marocco, Iraq, Armenia, Albania, Serbia, Montenegro, Ucraina, Lega degli Stati Arabi. Partecipano al colloquio fiorentino anche il vescovo di Baghdad e quello ausiliare di Gerusalemme.