RICERCA MONNALISA, LO SCHELETRO RITROVATO POTREBBE ESSERE DI UNA DONNA ADULTA
Al momento lo scavo dei resti umani non è stato del tutto completato
“Stando così le cose sembrerebbe l’osso del bacino di una persona di sesso femminile” Così si è espresso il Giorgio Gruppioni, docente dell’università di Bologna, al termine della odierna giornata di scavo della prima tomba terranea rinvenuta all’interno dell’ex convento di Sant’Orsola, nell’ambito della ricerca sui resti mortali di Lisa Gherardini.
Al momento lo scavo dei resti umani non è stato del tutto completato. Il lavoro degli archeologi riprenderà domani e potrà così togliere le ultime incertezze sul sesso dello scheletro ritrovato all’interno dell’ex convento di Sant’Orsola.
“Gli elementi fin’ora emersi – spiega l’antropologo Gruppioni - a partire dal cranio e dal bacino, così come sono osservabili fino ad ora, fanno propendere per l’ipotesi relativa alla presenza di resti di una persona adulta di sesso femminile. “Tuttavia, trattandosi di un bacino ‘collassato’ sotto il peso del terreno, solo con l’avanzamento dello scavo e con il totale recupero delle ossa potremo eventualmente confermare la diagnosi indiziaria e preliminare”.
“Il ritrovamento di oggi - dice Silvano Vinceti, responsabile del progetto del Comitato Nazionale per la valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali - è davvero importante e va collocato nel contesto storico collegato alla ricerca di Lisa Gherardini. Questo tipo di sepoltura è compatibile con il periodo storico preso da noi sotto esame (1542) e non è in contrasto né con lo stile di vita sobrio della Gherardini né con lo spirito francescano adottato dalla figlia Ludovica, che fu monaca proprio nel Convento delle Orsoline”.
Rispondendo ai giornalisti che chiedevano con insistenza se veramente fossimo di fronte allo scheletro della Monna Lisa, Silvano Vinceti ha risposto che “per dare una risposta scientificamente valida occorrerà aspettare i risultati dell’esame con il carbonio 14 che indica il periodo a cui risalgono i resti, i risultati dell’esame istologico che indica l’età e infine i risultati dell’esame del dna che potrà dare una risposta definitiva”.