ISI, UNA CORDATA DI ATTESE
L'8 giugno le decisioni del Tribunale di Firenze
Isi ex Electrolux. Il 27 aprile scorso è stato nominato dal Tribunale di Firenze il commissario giudiziale che seguirà tutta la vicenda relativa al concordato preventivo. Il 13 maggio si è tenuto il primo incontro tra il dott. Pilla, commissario giudiziale, le Istituzioni e le organizzazioni sindacali per fare il punto sul lavoro impostato circa il concordato preventivo. Le Istituzioni e le organizzazioni sindacali hanno sottolineato la necessità di tempi brevi per consentire alla nuova cordata di presentare il nuovo piano industriale alla luce del decreto Romani sugli incentivi alle rinnovabili. Isi ha presentato istanza di rinvio del termine del deposito delle spese per il procedimento di concordato preventivo. Il Tribunale di Firenze deciderà l'8 giugno sul da farsi. Nel frattempo, come Istituzioni insieme alle organizzazioni sindacali, "continueremo ad occuparci di ciò che ci è più caro - ha spiegato l'assessore provinciale Elisa Simoni, rispondendo a due distinte domande d'attualità della Lega Nord e di Rifondazione comunista - ovvero il destino dei lavoratori e di un pezzo importante del nostro tessuto produttivo".
"Noi registriamo l’inefficienza e l’incapacità di riuscire a selezionare a suo tempo un partner industriale idoneo sul quale poter investire - ha replicato Marco Cordone (Lega Nord) - Questo purtroppo ha portato al fallimento di un’operazione strategica. La tristezza è che 370 lavoratori e le loro famiglie devono riscuotere circa 6 mila euro a dipendente della ex Isi. C’è una nuova cordata pronta a rilevare, però c’è un grande problema di recupero crediti e si parla di taglio del personale per poco meno di 100 persone".
Per Andrea Calò, consigliere di Rifondazione comunista, "non solo abbiamo atteso in modo spasmodico che la proprietà attivasse una serie di impegni sottoscritti in altre sedi, ma abbiamo dovuto registrare come l’atteggiamento del Governo continui a pesare. D'altra parte c’è un coordinamento tra le Amministrazioni locali e un processo di reindustrializzazione. Si parla dell’ingresso di una nuova cordata che ha come punto di riferimento la riscrittura del piano industriale e la reinternalizzazione dei 375 lavoratori che dall’11 marzo sono in presidio nello stabilimento. Abbiamo la necessità di capire in modo dettagliato come la nuova cordata entrerà in Isi, come saranno onorate le pendenze che ci sono, come saranno sostenuti i lavoratori".