Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

SCUOLA, LA PROVINCIA CERCA DI ATTIVARE NUOVE RISORSE
Edilizia scolastica. L'assessore Di Fede illustra alcune prospettive per far fronte ai tagli del Governo. Critica Rifondazione comunista

Il quadro della situazione dell'edilizia scolastica in Italia è molto preoccupante. La situazione sfiora in alcuni casi veri e propri allarmi. Tuttavia, avverte l'assessore provinciale alla Pubblica Istruzione Giovanni Di Fede, "la Provincia di Firenze, per le scuole di sua competenza, riesce a mantenere un controllo soddisfacente anche se la riduzione delle risorse è grave e impedisce a noi di svolgere quella necessaria manutenzione e in alcuni casi la programmazione di nuovi interventi di edilizia scolastica che sarebbero necessari. Questo è il quadro complessivo". Di Fede ha risposto in Consiglio provinciale a una domanda d'attualità presentata da Rifondazione comunista che chiedeva informazioni su un project financing "per adempiere ai propri obblighi di adeguare il Piano di sicurezza per l’edilizia scolastica", in seguito a problemi causati da una finestra nella scuola Paolo Uccello.
Recentemente alla presentazione del rapporto di Legambiente a Lucca, il Presidente nazionale dell’Ance, l’Associazione Nazionale dei Costruttori edili fece un’analisi dettagliata della situazione, in più aggiungendo la grave difficoltà che tante imprese stanno attraversando proprio per la mancanza di risorse di investimenti nel settore pubblico. Il Presidente Rinci dell’Ance Toscana, poneva la questione negli stessi termini invitando le associazioni sindacali e le Istituzioni a esplorare il più possibile tutte le opportunità nel rispetto delle norme per mettere in campo strumenti anche innovativi, come il project o il leasing costruendo anche sull’edilizia scolastica. "Tutti noi sappiamo che il project financing è una forma di intervento che si basa anche sulla redditività del bene - ha spiegato Di Fede - cosa difficile da applicare alle scuole, in quanto servizio scolastico e formativo, ma le scuole oggi hanno una complessità nell’offerta che non riguarda solamente il momento dell’istruzione e della formazione, ma alcuni investimenti relativamente alle scuole, relativamente alle strutture formative vanno ben al di là della formazione per quella fascia particolare che riguarda gli studenti. Riguardano a volte anche il territorio, società sportive, imprese che devono formare i propri dipendenti ed è lì il punto di incontro rispetto a un intervento come quello del project che può vedere convergere gli interessi", nella costruzione di beni che possono essere in via prioritaria offerti all’istruzione, ma che possono avere anche poi un utilizzo oltre l’istruzione (palestre, strutture sportive e laboratori di alta tecnologia). Il leasing, d'altra parte, è una forma che altri territori del Paese stanno percorrendo e rappresenta un’opportunità, perché istituti bancari e imprese private possono trovare risorse per fare investimenti di tipo scolastico che poi vengono successivamente riscattati dall’istituzione pubblica. "Da parte della Provincia - ha concluso di Fede - c’è attenzione rispetto a questi strumenti e c'è accordo anche con le associazioni sindacali, tanto che con esse e con l'Ance pensiamo, entro l’autunno, di poter svolgere un tavolo per verificare le opportunità".
"Noi avevamo chiesto all’Assessore che potesse riferire in modo dettagliato l’elenco dello stato degli edifici scolastici dal punto di vista dell’edilizia e della sicurezza, le priorità e le risorse necessarie e disponibili - ha replicato il consigliere di Rifondazione Andrea Calò - Tutto ciò è stato eluso. Di fatto la Provincia mantiene un controllo a fatica. La Provincia con le risorse che ha a sua disposizione non riesce a effettuare gli interventi di manutenzione. Su cosa deve intervenire la Provincia? Noi riteniamo che la Provincia debba uscire dalla genericità. Si intende poi fare entrare i privati che non guardano al bene dei servizi, ma al profitto. Noi non siamo d’accordo a fare un patto che consideriamo scellerato".

01/06/2011 15.04
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze