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CASE DI CURA, CALO': "ASL 10 IRRESPONSABILE"
"Scadono i contratti in proroga e l'azienda non si è ancora resa disponibilie per un confronto sul futuro dell'organizzazione socio-sanitaria"

Fp Cgil, Cisl e Uil Fp di Firenze denunciano "la grave situazione occupazionale in cui versa la sanità privata fiorentina per quanto riguarda le case di cura convenzionate, a causa di un comportamento grave e irresponsabile dell’Asl 10". Il gruppo provinciale di Rifondazione comunista avverte che a giugno scadono "i contratti in proroga e l’azienda sanitaria non si è resa ancora disponibile per un confronto sul futuro dell’organizzazione socio sanitaria e soprattutto per la programmazione del rapporto pubblico privato". "Cosa accadrà dopo giugno?", chiedono i consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi. Rifondazione Comunista invita tutte le Amministrazioni Locali "a mantenere alto il profilo di intervento nelle scelte di governo della sanità evitando di fare cassa sulle spalle dei cittadini, della salute e dei lavoratori".


"Con una presa di posizione durissima la Fp Cgil, Cisl e Uil Fp di Firenze nei confronti della Asl 10 denunciano la grave situazione occupazionale in cui versano le case di cura convenzionate. La mancanza di accordi con l’Asl 10 e l’assenza di una seria programmazione delle attività avrà “…delle ricadute fortissime sui lavoratori del settore, a partire dall'incertezza sul proprio futuro…” . I contratti “…sono oramai scaduti dal 2007 e per l'anno in corso è stata siglata una proroga fino a giugno…”.
Si tratta di un comportamento grave, inutile e dannoso quello assunto dalla Azienda Sanitaria di Firenze che aggrava le condizioni materiali di vita dei lavoratori e delle loro famiglie già duramente provate da una crisi economica e sociale e da i tagli dei budget economici operati l’anno scorso, i cui effetti hanno già avuto una ricaduta pesante e inaccettabile sui posti di lavoro.
In questo contesto è utile ricordare il "fronte caldo" sul versante della sanità privata a Firenze che solo nel 2010 ha visto entrare in crisi Villa Cherubini, Villa Belisario e soprattutto Poggio Sereno.
La Casa di Cura Poggio Sereno è un istituto di cura privato, di 60 posti letto, convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, specializzato nella cura dei disturbi neuropsichiatrici, situato in Via Benedetto da Maiano a Fiesole (FI). Ai 36 lavoratori è stata avviata la procedura di mobilità a partire dal luglio 2010 che a settembre cesserà i suoi effetti.
Nessuno a tutt’oggi si è chiesto cosa accadrà sul versante occupazionale e soprattutto che fine faranno quei servizi che quella struttura erogava sia in regime di ricovero (ordinario e Day-Hospital) ed ambulatoriale sia sul versante delle prestazioni specialistiche di diagnosi e cura per patologie neuropsichiatriche e, in solo regime di ricovero, prestazioni mediche internistiche.
Non solo manca una adeguata programmazione socio sanitaria dei servizi fiorentini ma quello che preoccupa i sindacati, in un settore dove ci sono pesanti liste di attesa e un crescente fabbisogno di risposte qualificate all’insieme del sistema di protezione sociale è il fatto che non sia adeguatamente rivisto il rapporto pubblico-privato.
Le organizzazioni sindacali da tempo segnalano la gravità della situazione di una forte sofferenza di organici tanto nella sanità pubblica che in quella privata.
Non è un caso che alle controparti, lavoratori e sindacati chiedono chiarezza e decisioni organizzative ed impegni certi che tengano conto dei servizi e dei posti di lavoro.
Dunque a giugno 2011 scadrà la proroga dei contratti delle case di cura convenzionate e i sindacati richiedono l’immediata attivazione di un tavolo di confronto a partire dalla ASL10 e lanciano un invito alle Amministrazioni Locali a sbloccare questa situazione di una gravità sociale inaudita.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere la propria solidarietà ai lavoratori delle sanità privata fiorentina i cui posti di lavoro rischiano di essere cancellati per un comportamento grave e irresponsabile dell’ASL 10 che in regime di proroga di contratti scaduti continua a negarsi ad un tavolo di confronto, e preoccupati per la mancanza di una seria programmazione delle attività da parte dei vertici aziendali in un contesto dove insiste una forte richiesta di assistenza socio sanitaria da parte della popolazione chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’assessore competente di riferire su quanto sta accadendo nel settore della sanità privata fiorentina per quanto riguarda le case di cura convenzionate dove a giugno 2011 scadranno tutti i contratti in proroga e dove insiste una richiesta di confronto da parte di Fp Cgil, Cisl e Uil Fp di Firenze che riguarda proprio le prospettive del servizio sanitario fiorentino.
Altresì chiediamo di sapere se l’ASL10 in assenza di una seria programmazione delle attività è a tutt’oggi in grado di salvaguardare i servizi la qualità degli interventi nella specificità del nostro sistema di protezione sociale e se è in grado di mantenere gli attuali livelli occupazionali nel settore della sanità privata.
Convinti che tutte le istituzioni debbano mantenere alto il profilo di intervento nelle scelte di governo della sanità evitando di fare cassa sulle spalle dei cittadini, della salute e dei lavoratori chiediamo se l’Amministrazione Provinciale per quanto di sua competenza è stata interessata dalle organizzazioni sindacali sulla necessità delle riapertura di un confronto con l’ASL 10 sullo stato dei servizi sanitari, sulle prospettive e sulla assenza di una programmazione del rapporto pubblico-privato.
Infine chiediamo di sapere cosa intende fare la Provincia di Firenze, unitamente alla Regione Toscana e ai comuni interessati per tutelare e salvaguardare l’occupazione nel settore della sanità privata fiorentina e soprattutto difendere e qualificare l’insieme dei servizi socio sanitari dell’area fiorentina".

06/06/2011 10.52
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze