FORMAZIONE ISTITUTO DEI CIECHI NICOLODI, LA PROVINCIA INTERVIENE
Cresci e Calò diffondono la mozione delle Commissioni Pubblica Istruzione e Lavoro in Palazzo Medici Riccardi
Istituto dei ciechi Nicolodi e formazione professionale. Con una mozione che sarà discussa in Consiglio provinciale, elaborata nelle Commissioni Pubblica istruzione e Lavoro della Provincia di Firenze e firmata dai due Presidenti Alessandro Cresci ed Andrea Calò, si chiede alla Giunta provinciale di proseguire l'azione intrapresa con la Regione Toscana e gli Assessorati alla Scuola, Università, Ricerca al Diritto alla Salute e alla Formazione Professionale "per individuare un percorso professionale che tenga conto della specificità dei non vedenti per una qualifica che comprenda le mansioni ex massofisioterapista". La figura di massofisioterapista operante nell’ambito sanitario "è attualmente spendibile nel mondo del lavoro". Impensabile per chi è affetto "da minorazione visiva togliere una delle pochissime possibilità di inserimento lavorativo, dato che non vi sono molte altre possibilità di inserimento professionale per chi è affetto da questa disabilità". Con la mozione si invita anche il Governo ed il Ministero della Pubblica Istruzione "ad impegnarsi affinché l’ Istituto di Firenze sia reinserito come professionale pubblico, al fine di consentire la prosecuzione dell'attività ed ottenere in prospettiva anche diplomi quinquennali per una figura sanitaria ancora da definire, e che dia ai non vedenti la possibilità di accedere al percorso universitario".
I due Presidenti esprimono la propria soddisfazione per aver concluso i percorsi di audizione con una mozione di impegno e sostegno all'istituto Ipsia di Firenze per la particolare rilevanza che ha questa vicenda sul piano del diritto all'Istruzione e della tutela della dignità di chi è in condizioni di diversa abilità.