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TRENI E VALDARNO, CARROZZE "SPARITE" E PENDOLARI IN PIEDI E AL CALDO
Rifondazione comunista: "Un nuovo disservizio firmato Trenitalia"

Nuova denuncia del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima a fronte di "un nuovo disservizio" di Trenitalia. La raccoglie il gruppo provinciale di Rifondazione comunista che avverte, con i consiglieri Andrea Calò e Lorenzo Verdi, come "ogni venerdì il gestore nel treno regionale per Roma 'fa sparire' le carrozze e i pendolari sono costretti a stare in piedi, stipati e senza impianti di condizionamento di aria". Si tratta di "un vero e proprio calvario, mentre gli ispettori non si vedono e Trenitalia continua indisturbata a violare il contratto di servizio". Rifondazione Comunista nell’esprimere la propria condivisione sui motivi della protesta chiede con una domanda d'attualità alla Provincia di Firenze e alle altre Amministrazioni Locali "di contrastare atti e comportamenti irresponsabili da parte di Trenitalia che continua a offendere la dignità dei pendolari". Di seguito il testo della domanda di attualità.

"Il Comitato Valdarno Direttissima protesta ' ….a fronte dell’ennesimo disservizio di Trenitalia di venerdì 17 giugno per il treno regionale n° 2313 per Roma, che è partito da Firenze S.M. Novella alle 15,13 con sole 4 carrozze delle 6 previste e con il sistema di condizionamento dell’aria mal funzionante…'.
Maurizio Da Re, portavoce dei 'Comitato Pendolari Valdarno Direttissima', descrive in modo esemplificativo quanto è nuovamente accaduto '…in piedi, stretti come sardine e un caldo soffocante per l’insufficienza dell’aria condizionata...il treno era già sovraffollato alla partenza, da S.M.Novella, per le 2 carrozza in meno poi con la salita di altri pendolari alla stazione di Campo di Marte la situazione è diventata insostenibile, con persone in piedi in ogni spazio e corridoio disponibile e con 'effetto sauna' per il gran caldo e la scarsa aria condizionata…'. In questa situazione di forte disagi e criticità l’unica nota positiva è stata rappresentata dal fatto che '…stranamente non ci sono state interferenze con i treni Frecciarossa sulla Direttissima, così che il treno è arrivato addirittura in anticipo di due minuti alla stazione di Figline Valdarno…'.
Comunque il treno delle 15,13 da Firenze per il Valdarno è recidivo '…è un treno che parte sempre con una carrozza in meno ed è sempre sovraffollato, specialmente il venerdì, quando ai pendolari si assommano molti turisti in viaggio per Roma…'. Quello che è successo venerdì però è clamoroso “…2 carrozze in meno sono circa 160 posti a sedere in meno che sono molti per un treno da 470 posti…” in più senza aria condizionata.
Sui vagoni bollenti, sul cattivo funzionamento dell’aria condizionata nelle carrozze o alle continue avarie degli impianti, sull’assenza di manutenzione dei servizi minimi di confort, su come il viaggio del pendolare diventa una sauna, un nuovo 'servizio' offerto da Trenitalia ma non richiesto dal pendolare il Comitato Valdarno Direttissima era già intervenuto anche l’anno scorso con specifiche denunce,
la prima con un esposto fatta dallo stesso Comitato ad Arpat il 15 giugno 2010 circa '…l'aria irrespirabile nella galleria ferroviaria di San Donato, 11 chilometri di tunnel sulla linea Direttissima, fra Figline Valdarno e Firenze Rovezzano …'.Anche allora venne sottolineata "la frequente insufficienza dei condizionatori d'aria a bordo dei treni.
Un’altra denuncia venne fatta poco dopo sempre a giugno 2010 dovuta alla '…scarsa aria condizionata nelle carrozze e sosta sotto il sole…' in quel caso fu richiesto l’intervento di degli Enti locali, Regione Toscana in testa, "affinché venissero inviati ispettori e fosse fatto valere il contratto di servizio'.
Sull’aria irrespirabile in treno il portavoce dei pendolari del Valdarno presentò un reclamo alla Regione Toscana che ha il contratto di servizio con Trenitalia per il trasporto ferroviario regionale.
Infatti da contratto Trenitalia deve garantire almeno il 90% del condizionamento dell'aria funzionante 'compatibilmente con le condizioni climatiche'.
La Regione Toscana venne invitata a effettuare i controlli sui treni con i suoi ispettori e ad applicare le previste sanzioni e penali a Trenitalia. Dunque oggi come allora le cose non sono cambiate anzi i fenomeni di malfunzionamento del servizio ferroviario nella tratta Valdarno-Firenze e viceversa è peggiorato.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere la propria condivisione sui motivi della protesta del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sull’ennesimo disservizio da parte di Trenitalia
di venerdì 17 giugno per il treno regionale n° 2313 per Roma, che è partito da Firenze S.M. Novella alle 15,13 con sole 4 carrozze delle 6 previste e con il sistema di condizionamento dell’aria mal funzionante, costringendo i passeggeri a viaggiare in piedi, stipati e privi di un sistema adeguato di condizionamento di aria.
Altresì chiediamo di sapere quanti controlli vengono effettuati dagli ispettori da parte della Regione Toscana in osservanza del contratto di servizio sé la Provincia di Firenze è stata interessata per quanto di sua competenza della vicenda cosa intenda fare d’intesa con la Regione Toscana e i Comuni del Valdarno Fiorentino per il rispetto da parte di Trenitalia del contratto di servizio, della dignità dei pendolari, della qualità dei servizi e della dovuta manutenzione che non viene mai effettuata e soprattutto della sicurezza dei convogli.
Infine nello specifico chiediamo alle Amministrazioni Locali- prima fra tutte la Provincia di Firenze - di obbligare Trenitalia a non sottrarre ogni venerdì le carrozze necessarie nella tratta Firenze Valdarno".

20/06/2011 10.51
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze