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“LA GIOCONDA RITORNI IN MOSTRA A FIRENZE CENTO ANNI DOPO L’ESPOSIZIONE DEGLI UFFIZI”
Petizione lanciata del Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici Culturali e Ambientali in collaborazione con la Provincia di Firenze

La Gioconda di nuovo a Firenze, un secolo dopo la sua esposizione agli Uffizi avvenuta nel 1913, subito dopo il suo ritrovamento dopo il clamoroso furto del 1911. Questo l’obiettivo che si pone

Il Comitato nazionale per la valorizzazione dei Beni storici, culturali e ambientali in collaborazione con la Provincia di Firenze. L’appello è appello rivolto al ministro per i Beni e le attività culturali italiano, al ministro della Cultura francese e al direttore del museo del Louvre.

“Nel 1911, l’italiano Vincenzo Peruggia rubò la ‘Gioconda’ custodita nel museo parigino del Louvre – è scritto nel testo della petizione - Nel 1913 tentò di vendere il quadro ad un noto antiquario fiorentino. Grazie all’intervento della polizia italiana, il quadro venne recuperato in dicembre e fu esposto per un breve periodo nel museo degli Uffizi di Firenze. I sottoscrittori di questo appello ritengono importante poter celebrare il centesimo anniversario del ritrovamento del capolavoro di Leonardo; sarebbe un evento di enorme valore culturale e storico, oltreché una meravigliosa occasione per l’Italia intera, il possibile ritorno nel 2013 della Gioconda nella città di Firenze, e la sua esposizione ai cittadini fiorentini e italiani a cento anni di distanza”.

“L’obiettivo – secondo quanto dichiarato da Silvano Vinceti, Presidente del Comitato – è quello di raccogliere 100.000 firme entro sei, massimo sette mesi, per riportare la Gioconda di Leonardo da Vinci a Firenze e in Italia.

Le firme saranno raccolte a partire dai parlamentari della Camera dei Deputati e del Senato. Ma la campagna si muoverà anche su internet, coinvolgendo il variegato mondo della rete, includendo potenti social network come Facebook.

“Non si tratta di una dichiarazione di guerra alla Francia, anzi. L’appello è proprio mirato ad una collaborazione tra l’ Italia e la Francia – ha affermato Silvano Vinceti – La Gioconda ha lasciato tre volte il museo del Louvre, potrebbe farlo anche per questo anniversario che ha un’alta valenza simbolica e culturale”.

L’iniziativa è stata presentata proprio all’interno dell’ex convento di Sant’Orsola, dove sono in corso i lavori di scavo finalizzati alla ricerca dei resti mortali di Lisa Gherardini Del Giocondo.

“Adesso il nostro obiettivo è completare la ricerca – afferma Stefano Giorgetti, assessore all’Edilizia della Provincia di Firenze - infatti tra qualche giorno in giunta approveremo il finanziamento per proseguire con gli scavi all’interno dell’ex convento di Sant’Orsola. L’investimento totale per il rifacimento del complesso di via Guelfa è di trenta milioni di euro, anche se, a seguito delle recenti scoperte, il progetto di recupero verrà inevitabilmente rivisto. Ad esempio: laddove ero prevista la costruzione di un auditorium sorgerà un percorso multimediale dedicato a Leonardo e alla Gioconda. Spazio sarà dato anche a Collodi, il padre di Pinocchio, che proprio in via Taddea ebbe i natali”.

La richiesta di esposizione della Gioconda riporta in primo piano la complessa vicenda legata al furto della Giocanda, avvenuta il 21 agosto del 1911 per mano di un imbianchino italiano emigrato Oltralpe. Vincenzo Peruggia tenne nascosto il quadro sotto il letto per circa due anni, finché decise di portarlo proprio a Firenze per tentare di venderlo. Ma nel dicembre 1913 venne scoperto da un antiquario e da un celebre soprintendente delle Gallerie fiorentine, Giovanni Poggi. Il dipinto fu ritrovato in un albergo di Firenze. Dopo esser stata esposta per un breve periodo agli Uffizi e poi anche a Roma, l’opera venne restituito alla Francia.

23/06/2011 16.24
Provincia di Firenze