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FERROVIE FIRENZE, LA MENSA CHIUDE: "DECISIONE IRRESPONSABILE"
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista chiedono alle Istituzioni di intervenire

Chiude la mensa delle Ferrovie e "l’azienda che gestiva il sevizio di ristorazione licenzia senza appello i lavoratori - rilevano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - Una decisione grave irresponsabile che produce danni occupazionali salariali contrattuali. Immediata è stata la mobilitazione dei lavoratori delle Ferrovie e dei lavoratori della ristorazione". Rifondazione Comunista "nell’esprimere la solidarietà a tutti i lavoratori chiede che le Istituzioni contrastino tale irresponsabile decisione. Si restituisca il lavoro tolto e i diritti violati". Presentata una domanda di attualità. Di seguito il testo.

"I lavoratori delle Ferrovie dì viale Lavagnini e via Salvagnoli a Firenze da questa settimana sono senza la mensa; ha chiuso. Il servizio è affidato a Toscana RistoDlf il cui contratto di gestione scade in questi giorni e Fs non ha intenzione di prorogarlo né di affidarlo ad altri. I 10 lavoratori della RistoDlf saranno licenziati in tronco e per loro non ci saranno neppure gli ammortizzatori sociali. Una decisione gravissima se si considera che mette in discussione il diritto al pasto per circa 85o lavoratori ai quali non sarà più possibile consumare la ristorazione in tempi compatibili con l'orario di lavoro. Irresponsabile è il profilo tenuto da Trenitalia Spa e da Ferservizi spa che hanno eluso in modo sistematico tutte le richieste d’incontro inoltrate dalla RSU ivi compreso la procedura di raffreddamento del conflitto. La chiusura della struttura di via Dolfi è una vera e propria provocazione non solo sul piano dei diritti contrattuali e dei salari ma anche sotto il profilo occupazionale.
Rifondazione comunista nell’esprimere la solidarietà ai 10 lavoratori licenziati della RistoDlf e ai lavoratori del Gruppo Fs a cui l’azienda ha violato il contratto di lavoro e gli accordi integrativi nel ribadire il proprio impegno della mobilitazione chiedono sostegno politico e Istituzionale al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire dettagliatamente sulla chiusura della mensa di via Dolfi a Firenze e il conseguente licenziamento dei lavoratori della RistoDlf per i quali chiediamo che vengano riassunti immediatamente. Altresì chiediamo di sapere i motivi per i quali le società del gruppo Fs hanno eluso i tavoli negoziali violando oltre che le relazioni tra le parti , il contratto di lavoro e gli accordi integrativi. Infine chiediamo di sapere se la Provincia di Firenze è stata coinvolta dalle OO.SS. su quanto le società del gruppo Fs hanno fatto causando un danno occupazionale e contrattuale e cosa intende fare per impedire che un comportamento irresponsabile metta in discussione lavoro, salari e il diritto alla ristorazione in tempi compatibili con l’orario di lavoro poiché la mensa soppressa aveva un congruo bacino di utenza lavorativa chiediamo di sapere come essa verrà sostituita in attesa che la vertenza annulli le decisioni assunte dal Gruppo Fs".

30/06/2011 18.05
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze