LA PROVINCIA DI FIRENZE FA CHIAREZZA SUL CASO FERRONE E SMENTISCE UN PRESUNTO ‘VIA LIBERA’ DELLA REGIONE.“PER CAMBIARE LA SITUAZIONE RIMANE NECESSARIO UN ATTO DELL’AUTORITÀ DI BACINO”
Secondo il parere di Gamannossi e Crescioli sarebbe confermato il divieto di edificabilità
La Provincia di Firenze interviene per far chiarezza sul caso, da tempo soggetto a polemiche, riguardante l’Area del Ferrone, nel Comune di Greve in Chianti, zona per la quale - confermano dall’ente provinciale - è prevista la costruzione di una cassa di espansione di tipo B secondo il vigente Piano di Bacino. Il perimetro interessato è quindi soggetto ad un vincolo di inedificabilità assoluto.
“Quanto recentemente comunicato dagli organi di stampa come ‘una smentita’ da parte della Regione Toscana del divieto alla costruzione di edifici nell’area del Ferrone, è il frutto di una dichiarazione erroneamente interpretata”, fanno sapere da Palazzo Medici gli Assessori provinciali Marco Gamannossi, con delega alla Pianificazione Territoriale, e Renzo Crescioli, all’Ambiente e alla Difesa del suolo. “L’intervento del facente funzione Direttore Generale della Regione Toscana, Riccardo Baracco – continuano gli Assessori - non fa riferimento alla previsione della cassa di espansione ma ad una norma di carattere urbanistico che tratta di rischio idraulico a livello regionale. Tale parere regionale non tiene conto del Piano di Bacino, tutt’ora vigente, e sul quale solo l’Autorità di Bacino, come ente sovraordinato, ha potere disciplinare ed è quindi l’unico soggetto che ha il potere di ridefinire, eventualmente, la situazione applicando una variante al Piano stesso”.
Gamannossi e Crescioli ricordano infine il proprio impegno: “Nessuno fa passi indietro o cerca di sfilarsi. La Provincia di Firenze, come ha fatto nei mesi passati, continua a seguire la questione rimanendo sempre in contatto con il Comune di Greve e l’Autorità di Bacino”. “Il nostro augurio – concludono gli assessori - è che la situazione possa al più presto sbloccarsi, a favore della comunità e delle esigenze in primis dei cittadini”.