SCUOLE FIRENZE, "40 ISTITUTI POTREBBERO NON APRIRE A SETTEMBRE"
"Quali sono?": Rifondazione comunista chiede informazioni alla Provincia dopo l'allarme lanciato dai Sindacati
Cgil, Cisl, Uil, Cobas e Gilda scuola lanciano l’allarme: 40 scuole a Firenze rischiano di rimanere chiuse a settembre. "Altri 187 posti di lavoro in meno a Firenze per effetto dei tagli - lamentano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - A rischio oltre al lavoro, anche la funzionalità delle scuole,la stessa sicurezza e l’insieme della scuola pubblica statale". Con una domanda d'attualità Rifondazione comunista chiede alla Provincia di Firenze di riferire quanti sono gli istituti scolastici a rischio e quali le iniziative di contrasto "a questa politica scellerata del Ministro della Pubblica Istruzione". Di seguito il testo della domanda di attualità.
"Cgil, Cisl, Uil, Cobas e Gilda scuola lanciano l’allarme: 40 scuole a Firenze rischiano di rimanere chiuse a settembre. L'ultima tranche del triennio di tagli deciso dal ministro Gelmini toglierà alle scuole toscane 737 dipendenti Ata, il personale tecnico amministrativo. Dunque la politica del governo in materia di istruzione pubblica mette a serio rischio il diritto alla scuola pubblica.
A Firenze gli effetti maggiori, con 187 posti di lavoro in meno. Salteranno 148 collaboratori scolastici,32 assistenti amministrativi, 2 assistenti tecnici e 5 direttori dei servizi generali e amministrativi Cgil, Cisl, Uil, Cobas e Gilda scuola lanciano l’allarme: 40 scuole a Firenze rischiano di rimanere chiuse a settembre.. I più colpiti saranno bidelli e custodi.
Un quadro aggravato dal taglio del 25% ai custodi "privati" delle società in appalto e che potrebbe impedire la riapertura a settembre di 40 scuole a Firenze.
In 2 anni a Firenze sono scomparsi 458 Ata (2223 a livello regionale), a fronte di mille iscrizioni in più. Sta di fatto che non sarà possibile nessuna crescita di organici collegata al numero degli studenti.
Senza questo personale diventa sempre più difficile garantire un'adeguata
e continuativa pulizia dei locali scolastici, così come non si riesce più a garantire un' adeguata sorveglianza e assistenza alle classi durante l'orario delle lezioni, in particolare per quella di base ai ragazzi con disabilità, ma anche durante le attività pomeridiane extrascolastiche, e per l' apertura del pre e post scuola. Dunque a rischio oltre al lavoro, anche la funzionalità delle scuole e la stessa sicurezza.
Si aggiungano infine i 30 posti mancanti per la scuola d'infanzia, i 109 insegnanti tagliati alla primaria, i 35alle medie e i 49alle superiori (dove 28 classi avranno oltre 30 alunni) e quello che si ottiene, per i sindacati, può chiamarsi solo in un modo: "sfacelo".
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere la propria solidarietà ai lavoratori del personale della scuola pubblica e dei lavoratori degli appalti, nel ribadire il proprio impegno politico e istituzionale contro la politica del governo incentrata nei tagli alla spesa per la scuola statale con una conseguente dequalificazione dell’attività didattica e formativa e una politica antisociale sul lavoro e occupazione chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire quali scuole o istituti del nostro territorio saranno colpiti dai tagli di personale insegnati e Ata, quanti sono gli istituti dove potrebbe venire meno la sorveglianza, la sicurezza, la pulizia e l’assistenza e quanti di questi potrebbero rimanere chiusi a settembre. Infine chiediamo di sapere quali iniziative ha attivato la Provincia di Firenze unitamente alle altre Amministrazioni Locali (Comuni e Regione Toscana) per garantire la tenuta dei livelli occupazionali e dello stesso sistema di istruzione pubblica messo a serio rischio dalla politica dei tagli del Ministro della Pubblica Istruzione".