FAENTINA E MUGELLO, "LA PEGGIORE PER I PENDOLARI"
Rifondazione comunista sottolinea disservizi
Ancora disagi per i pendolari del Mugello "costretti - secondo i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - a subire ogni sorta di disservizio". Nella settimana che va dal 4 luglio al 9 luglio "sono stati tanti i ritardi e le cancellazione di treni nella tratta del Mugello e Valdisieve. Per i continui disservizi la linea ferroviaria Faentina si conferma la peggiore tra tutte le tratte della Regione Toscana in termini di puntualità e soppressioni". Rifondazione Comunista invita tutte le Amministrazioni locali (Provincia di Firenze, Comuni e Regione Toscana) "ad onorare tutti gli impegni sottoscritti a difesa del diritto alla mobilità anche per i pendolari". I consiglieri hanno presentato una domanda d'attualità in Provincia. Di seguito il testo.
"Ancora disagi per i pendolari del Mugello costretti a subire ogni sorta di disservizio. Sottoaccusa “…sono il Regionale proveniente da Faenza e diretto a Firenze con arrivo previsto alle ore 8 ed il Regionale con partenza da Santa Maria Novella alle 17,57 e diretto a Borgo San Lorenzo via Pontassieve…”.
Su queste linee – come più volte denunciato dal Comitato dei pendolari Mugello Attaccati al Treno e dal nostro gruppo consiliare - la situazione del servizio di trasporto ha raggiunto da tempo livelli inaccettabili e non più sostenibili dagli utenti a causa di ritardi, disagi, sovraffollamenti e scarso decoro, guasti soppressioni, livelli insufficienti di sicurezza.
Allo stato dei fatti, basta guardare gli indici di disservizio, la linea ferroviaria Faentina si conferma la peggiore tra tutte le tratte della Regione Toscana in termini di puntualità e soppressioni anche nel mese di maggio.
Allucinante è quanto accaduto nella settimana che va dal 4 al 9 luglio dove sono state numerose le cancellazioni di treni, senza che gli utenti fossero stati in alcun modo informati. Queste situazioni riportano agli onori della cronaca i problemi esistenti sulle linee ferroviarie mugellane, a partire dalla presenza di treni ormai vecchi con conseguenti guasti tecnici molto frequenti.
La Provincia di Firenze per quanto di sua competenza non solo è a conoscenza di quanto sta accadendo su quella tratta, ma si era assunta precisi obblighi per affrontare concretamente il dramma dei disservizi che puntualmente rendono inagibili e impraticabili le linee per i pendolari. Ricordiamo che a gennaio scorso l’Amministrazione Provinciale (unitamente alle altre Amministrazioni Locali) si era impegnata pubblicamente a trovare soluzioni positive effettuando laddove era necessario interventi risolutivi e pretendendo il rispetto degli accordi sottoscritti negli anni per ottenere nuovi investimenti al fine di recuperare la qualità del servizio.
Essendo il servizio non tra i migliori ciò che desta stupore e fa infuriare i pendolari sono anche i costi del medesimo: biglietti e abbonamenti continuano ancora ad aumentare e con questi anche le inefficienze e disfunzioni. In questo contesto evidenziamo che tutti i problemi legati ad una corretta gestione sono stati prontamente segnalati alle autorità e agli Enti competenti senza però ricevere risposte alcune.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista alla luce di questi nuovi disservizi accaduti nelle linee ferroviarie del Mugello e Valdisieve, nel sostenere le azioni di protesta dei pendolari e del Comitato del Mugello a rivendicare il diritto ad una mobilità e a un servizio efficiente, confortevole, puntuale, sicuro ed economicamente sostenibile, nel ritenere grave quanto è accaduto per l’ennesima volta nel treno regionale di cui sopra chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di
riferire sui continui ritardi e guasti nella tratta da e per il Mugello e per la Valdisieve nella settimana dal 4 al 9 luglio,
quali sono state le azioni fatte nei confronti di RFI e Trenitalia per migliorare le condizioni di viaggio dei pendolari,
se unitamente ai Sindaci del Mugello, sottoscrittori anch’essi del famoso “patto per la Faentina” , si sia provveduto a sollecitare la Regione Toscana per la revisione del Contratto di Servizio al fine di migliorare in termini di quantità e qualità il trasporto.
Infine chiediamo di sapere quali altre iniziative ha attivato la Provincia di Firenze per difendere e qualificare il sistema della mobilità locale su ferro, tutelando i pendolari proprio sul piano dei diritti, dei prezzi e tariffe e soprattutto per esigere condizioni di viaggio più decenti in termini di frequenza, puntualità, sicurezza e comfort".