TINNOVA, UN FUTURO PER 15 PROFESSIONALITA'
L'assessore Simoni risponde in Consiglio provinciale a due distinte interrogazioni di Rifondazione e Lega Nord
Il 12 Ottobre 2010 la Giunta della Camera di Commercio ha deliberato lo scioglimento dell'azienda speciale Tinnova, la cui vicenda l'assessore provinciale al Lavoro ha ricostruito rispondendo a due interrogazioni di Rifondazione comunista e della Lega Nord. Il 18 Novembre 2010 la Giunta camerale ha aperto la liquidazione dell'azienda Tinnova con la contestuale nomina del liquidatore. Con comunicazione del 17 Maggio 2011 il liquidatore ha provveduto ad aprire una procedura di mobilità per tutto il personale in forza all'azienda (15 dipendenti). Il 28 Giugno 2011 in sede sindacale è stato firmato un accordo che prevede la collocazione dei lavoratori interessati in lista di mobilità dal giorno successivo alla firma del suddetto verbale e comunque entro ed non oltre il 31 Dicembre 2011.
A coloro che non si opporranno al licenziamento e firmeranno un accordo individuale che ha anche valore transattivo l'azienda corrisponderà un incentivo all'esodo, oggetto di separati accordi. La Provincia di Firenze con Atto Dirigenziale dell'8 Luglio 2011 ha provveduto ad iscrivere in mobilità 10 dei lavoratori interessati alla presente procedura.
Su richiesta delle organizzazioni sindacali è stato riunito un tavolo dell'unità di crisi il 23 febbraio, un successivo passaggio con il liquidatore e un nuovo incontro il 24 marzo.
Non sono stati richiesti passaggi dal tavolo di unità di crisi a seguito di quelli sopra citati, ma la Provincia intende giungere al più presto a un nuovo momento di sintesi.
"La vicenda di Tinnova - ha replicato per Rifondazione Andrea Calò - è molto tortuosa e contraddittoria, con percorso poco chiaro e poco lineare da parte della Giunta camerale che ha cercato ed è in parte riuscita, a liquidare un’esperienza importante proprio sul terreno dell’innovazione e della ricerca come Tinnova. È un atto di profonda irresponsabilità sociale quello che ha tenuto la Camera alla quale rinnoviamo la richiesta di cambiare modalità di comportamento, onorando gli impegni assunti e non polverizzando professionalità e occupazione". Per Marco Cordone (Lega Nord) visto che per gli altri lavoratori "è stata trovata una soluzione, anche noi avremmo auspicato che se ne fosse trocata una per questi 15 lavoratori. Anche noi chiediamo alla Camera di Commercio che onori gli impegni assunti. Rimaniamo rattristati per l'atteggiamento della Giunta camerale".