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SCUOLA, CALO': "ORA SI PUNTA A SVENDERE AI PRIVATI"
Il capogruppo di Rifondazione comunista in Provincia va giù pesante: "L'assessore Di Fede ci riprova, supplendo col mercato ai tagli e alla scarsa capacità di gestione dell'Ente"

Per i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi l'assessore all’Edilizia scolastica e alla Pubblica istruzione "ci riprova: alle prese con gli effetti dei tagli, con l’esiguità delle risorse economiche e con una scarsa capacità gestionale si appella ai capitali privati attraverso il project-financing". Una idea "non nuova lanciata già circa due mesi fa, a seguito del crollo di una finestra alla scuola Paolo Uccello, con la quale prefigurò lo sdoganamento delle imprese/aziende o più semplicemente del mercato quale elementi di compensazione per risanare il patrimonio edilizio scolastico". Calò e Verdi hanno presentato una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Anche in quella occasione prese tempo, inventando prima le risorse di privati che non ci sono, poi cercò di incassare il consenso dalle parti sociali e infine si avventurò nella difficile impresa di far trovare una qualche connessione tra il bene pubblico che è la scuola e il profitto.
La nuova versione del project-financing accompagnata anche da ricorso a leasing cercherà di utilizzare anche i fondi europei per la lotta all'inquinamento acustico: una manovra di finanza creativa e un mix geniale di idee che non trova eguali nella storia dell’Amministrazione Provinciale.
Autoincensandosi Di Fede commenta a termine della nuova pensata “…se vogliamo continuare ad investire sul patrimonio scolastico dobbiamo farlo battendo strade nuove, perché quelle vecchie non esistono più…”!
In sintonia con il Sindaco del Comune di Firenze che in nome del nuovo ha trasformato il centro storico della città nella dysneiland d’’Europa, Di Fede concederà a quei privati che vengono in soccorso agli istituti scolastici nel rifare palestre e auditorium, di realizzare fitness, ristoranti, bar e perché no, Fast Food.
Dunque al mercato e a quei costruttori che soccorreranno le scuole, prive di manutenzione o carenti di infrastrutture, l’Assessore concederà magari in deroga agli strumenti urbanistici opportunità di business.
Poco importa sé la crisi economica e l’impoverimento sociale generale non permetteranno alla gente di accedere alle ristorazioni e body fitness; che la riduzione del tempo scuola, per l’attuale riduzione di insegnati e personale didattico, e il conseguente aumento del tempo libero, gli istituti potranno offrire secondo la ricetta liberista. Almeno che, tutti questi svaghi non siano a carico della Provincia di Firenze.
Rifondazione Comunista oltre a proporre di individuare soluzioni legislative per favorire, di concerto con la Regione Toscana, gli importi dovuti dai cittadini e aziende, direttamente finalizzati, e detratto le suddette contribuzioni dalle tasse, convertendole in progetti finalizzati per opere pubbliche, tra cui la ristrutturazione degli edifici scolastici. Questo meccanismo fiscale -si parla tanto di federalismo fiscale- renderebbe possibile gli interventi e utili al miglioramento del patrimonio pubblico.
Diversa è la proposta di risparmiare spese per edifici che gravano già sulle casse di Palazzo Medici Riccardi, per 500mila euro d'affitto all'anno. La proposta di «leasing» ha il pregio di invertire il senso di marcia delle risorse dal pubblico al privato, a fondo perduto, ma al contrario investe risorse economiche aumentando il patrimonio di edilizia pubblica, sarebbe un interessante inversione di tendenza, purtroppo fino ad adesso il centro sinistra di fatto continua a fare il contrario privatizzando tutto quanto è possibile, e talvolta anche l’impossibile.

Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nel prendere atto nuovamente della situazione di precarietà e di incertezza sullo stato degli edifici scolastici nella Provincia di Firenze chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all'Assessore competente di riferire le priorità e le risorse necessarie al fine di recuperare e rendere sicure e gradevoli le strutture scolastiche.
Se esistono progetti di ristrutturazione, attuabili da subito, con risorse esterne ma che consentono il mantenimento della proprietà interamente pubblico.
Cosa intende fare la Giunta e L’assessore Provinciale per uscire fuori dai disagi e criticità da lui stesso denunciate.
Chiarisca la proposta di project e di patto con le imprese e il mercato dell’edilizia.
Infine informi il Consiglio se la Provincia di Firenze, se di concerto con la Regione toscana intende sollecitare, in seguito all’applicazione del federalismo fiscale, meccanismi di compensazione o detrazione fiscale atti a favorire gli investimenti sul patrimonio edilizio scolastico pubblico".

19/07/2011 10.21
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze