CALÒ E VERDI (PRC/PDCI/SC) IL 12 SETTEMBRE RIPARTE IL TAVOLO REGIONALE SULLA VICENDA DELLA EX ISI
Al centro dell’incontro la ripartenza del processo di reindustrializzazione, il piano industriale, il riassorbimento di tutti e 370 lavoratori. Monito del Sindacato e della stessa RSU alle istituzioni: chiudere quanto prima la vertenza. Rifondazione Comunista sollecita il massimo impegno delle Amministrazioni Locali a sostegno della vertenza e chiede che sia fatto il punto sulle misure di sostegno al lavoro, salario e redditi dei lavoratori. Presentata domanda di attualità
Lunedì 12 settembre riparte il tavolo regionale sulla vicenda della ex ISI. Si tratta di un appuntamento importante e più volte richiesto dal sindacato e dalla stessa RSU a fronte di un processo di reindustrializzazione ancora al palo e di un piano industriale presentato da Easy Green ancora pieno di incognite.
Ricordiamo che il piano industriale presentato a giugno parlava del riassorbimento di 260 lavoratori, lasciando sospesa del tutto la possibilità di riassorbimento totale dei 370 lavoratori.
Nel contempo la crisi economica e sociale in atto si aggrava così come la situazione dei lavoratori dello stabilimento di Scandicci la cui precarietà occupazionale e salariale è oggetto di una dura vertenza sindacale. L’ultimo incontro in regione Toscana era avvenuto il 6 agosto in quella sede l’Assessore Regionale affermò che “…Easy Green stava lavorando attorno all’offerta da presentare cercando di allargare, per quanto possibile, il discorso ad altri soggetti industriali, in modo da rendere più vasta la gamma di produzione e avviare il riassorbimento dei lavoratori ex ISI…”.
Dunque il tavolo regionale ( con tutte le Amministrazioni Locali) riparte a fronte della scadenza dell’11 ottobre “…termine entro il quale dovrà essere presentata l’offerta per rilevare l’azienda dichiarata fallita. La base d’asta dalla quale si parte è di 12,5 milioni e mezzo di euro circa…”. La vendita “…mediante procedura competitiva è prevista dalla legge fallimentare e, stando alla nota, ha lo scopo di massimizzare la tutela degli interessi del ceto creditorio, sia di cercare di salvaguardare i livelli occupazionali, la reindustrializzazione dell'area, e la ripresa dell'operatività produttiva…”.
Il tavolo istituzionale dovrà fare anche il punto sulla complicata situazione dei lavoratori che passati dalle grandi aspettative di una riconversione del modello produttivo hanno visto finire tutto di fronte ad una procedura fallimentare. Da qui il monito del Sindacato affinché le istituzioni si impegnino a chiudere la vertenza quanto prima.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere il massimo del proprio impegno politico e istituzionale a sostegno della vertenza sindacale dei lavoratori ex ISI chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire in merito al processo di reindustrializzazione, ai tempi, agli ingressi delle nuove società e soprattutto sul piano industriale nella parte più delicata che riguarda il riassorbimento integrale di tutti i lavoratori. Altresì chiediamo di sapere lo stato delle misure di sostegno al salario, reddito e lavoro messo in essere dalle istituzioni e in forza degli accordi sindacali e soprattutto la ricaduta che queste hanno sulle condizioni materiali di vita degli stessi lavoratori. Infine chiediamo di sapere quali altre iniziative sono state previste dalle Amministrazioni Locali, Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Scandicci per raccogliere e concretizzare l’invito del Sindacato e della RSU a chiudere quanto prima la vertenza.
Andrea Calò Lorenzo Verdi