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CALÒ E VERDI (PRC/PDCI/SC): AUMENTANO I DISAGI PER I PENDOLARI DEL VALDARNO FIORENTINO COSTRETTI A SUBIRE OGNI SORTA DI DISSERVIZIO. IL COMITATO PENDOLARI VALDARNO DIRETTISSIMA DENUNCIA LA GRAVITÀ DEI TAGLI
Altri 13 treni cancellati sulla linea lenta Firenze-Arezzo e alti 22 “ri-accorpati” da una riorganizzazione voluta dalla Regione Toscana. Inaccettabile che si eliminino i collegamenti fondamentali, a rischio il diritto alla mobilità. Rifondazione Comunista invita tutte le Amministrazioni Locali (Provincia di Firenze, Comuni e Regione Toscana) ad onorare tutti gli impegni sottoscritti a difesa del diritto alla mobilità dei cittadini e lavoratori. Presentata domanda di attualità

Altre 13 corse cancellate definitivamente sulla linea lenta Firenze-Arezzo e altri 22 ri-accorpati con cambiamenti di orario fino a colpire complessivamente 35 treni dalla riorganizzazione della Regione Toscana questo è quanto denuncia il Comitato Pendolari Valdarno Direttissima .
Non stanno meglio a causa della stessa “riorganizzazione” i pendolari del Mugello che denunciano in particolare lo spostamento di alcuni convogli, come quello delle 13.40 da Firenze via Vaglia che non trova più la coincidenza del bus sostitutivo che partiva alle 14.30 e che in pochi minuti arrivava a Vicchio
Su queste linee – come più volte denunciato dai Comitato dei pendolari Mugello e del Valdarno Fiorentino e dal nostro gruppo consiliare - la situazione del servizio di trasporto ha raggiunto da tempo livelli inaccettabili e non più sostenibili dagli utenti a causa di ritardi, disagi, sovraffollamenti e scarso decoro, guasti soppressioni, livelli insufficienti di sicurezza.
Stiamo parlando di servizi che per pochi minuti possono alterare e condizionare il ritmo tra i tempi di lavoro e di libertà facendo spesso sacrificare quest’ultima in lunghe attese alle stazioni o costringendo all’uso di mezzi privati più costosi e inquinanti.

Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista alla luce di questi nuovi disservizi accaduti nelle linee ferroviarie del Valdarno Fiorentino, Mugello e Valdisieve, nel sostenere le azioni di protesta dei pendolari e dei Comitati che rivendicano il diritto ad una mobilità e a un servizio efficiente, confortevole, puntuale, sicuro ed economicamente sostenibile, nel ritenere grave quanto è accaduto in materia per l’ennesima volta chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente:
di riferire sull’entità dei tagli, delle 13 corse cancellate definitivamente sulla linea lenta Firenze Arezzo e se la rimodulazione degli orari sulle linee pendolari possano essere ripristinate in buona parte per consentire agli stessi lavoratori, studenti e cittadini di usufruire di un servizio qualificato,
altresì chiediamo di sapere quali sono state le azioni fatte nei confronti di RFI e Trenitalia per migliorare le condizioni di viaggio dei pendolari alla luce delle ultime modifiche e quali proposte gli Enti Locali hanno fatto a tutela degli orari
Infine chiediamo di sapere quali altre iniziative ha attivato la Provincia di Firenze per difendere e qualificare il sistema della mobilità locale su ferro, salvaguardando i pendolari proprio sul piano dei diritti, dei prezzi e tariffe e soprattutto per esigere condizioni di viaggio più decenti in termini di frequenza, puntualità, sicurezza e comfort.

Andrea Calò Lorenzo Verdi

13/09/2011 12.25
Provincia di Firenze