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Università di Firenze
UNIVERSITÀ, RICERCATORI FIORENTINI A CONFERENZA MONDIALE SU AIDS
presentano un lavoro sulle terapie immunologiche personalizzate
Individuare la risposta dei singoli pazienti alle terapie immunologiche per combattere più efficacemente il virus HIV. E’la prospettiva aperta dal lavoro che un gruppo di ricercatori dell’Università di Firenze ha presentato oggi alla XVIII Conferenza internazionale sull’AIDS che si sta svolgendo in questi giorni a Vienna, alla presenza di circa 20.000 studiosi da tutto il mondo. ( http://www.aids2010.org/)

I ricercatori fiorentini, appartenenti alle Facoltà di Medicina e chirurgia e di Scienze matematiche fisiche e naturali e guidati da Marco Ruggiero, in collaborazione con il gruppo di ricerca di Nobuto Yamamoto - del Socrates Institute for Therapeutic Immunology, Philadelphia (USA) - hanno dimostrato che è possibile predire il grado di risposta di ciascun individuo alle terapie che stimolano il sistema immunitario e arrivare così a una terapia immunologica personalizzata su base genetica.

“I colleghi americani hanno condotto una sperimentazione clinica somministrando a volontari sieropositivi un fattore di attivazione macrofagico (GcMAF) che stimola potentemente il sistema immunitario per eradicare dall’organismo il virus HIV - ha spiegato Marco Ruggiero, ordinario di Biologia molecolare dell’ateneo fiorentino – Nei nostri laboratori fiorentini abbiamo studiato il meccanismo di azione a livello cellulare e molecolare di tale terapia e in particolare abbiamo analizzato il polimorfismo del gene del recettore nucleare della vitamina D, ossia del gene che permette la funzione della vitamina che è coinvolta nella difesa del sistema immunitario.”

“Abbiamo contribuito così - ha aggiunto Ruggiero - a una ricerca che avrà come risultato la possibilità di capire in anticipo quale paziente risponderà alla terapia messa a punto e in quale misura. Con il vantaggio di non sottoporre inutilmente il malato a terapie che non avrebbero efficacia per il suo profilo genetico.”

Per maggiori informazioni:
Marco Ruggiero - Dipartimento di Patologia e Oncologia Sperimentali
marco.ruggiero@unifi.it

22/07/2010 12.24
Università di Firenze


 
 


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